"Non siamo di fronte ad alcuna invasione di migranti”. Lo sostiene il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese

  • di Redazione Il Solidale
  • 2 nov 2019
  • CRONACA

"Non siamo di fronte ad alcuna invasione di migranti”. Lo sostiene il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese

"Non siamo di fronte ad alcuna invasione di migranti. Basti pensare che nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22mila di tutto il 2018". A dichiararlo è stato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ex prefetto di Milano, nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano 'la Repubblica', in contrapposizione a quanto sostenuto dal leader della Lega, Matteo Salvini, per il quale in Italia sarebbe triplicata l’escalation degli sbarchi in Italia e che a confermarlo sarebbero gli stessi dati in possesso del Viminale. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, spiega che “nel 2019 gli arrivi sono stati circa 9.600 rispetto ai 22 mila di tutto il 2018” e che i dati “cui si fa riferimento sono relativi al solo mese di settembre. Raffrontando infatti  gli sbarchi di settembre 2018 e 2019, in effetti l’incremento numerico c’è stato, ma è riconducibile soprattutto all’aumento degli sbarchi autonomi, che non costituisce un fenomeno nuovo”. Per quanto riguarda i cosiddetti sbarchi dai barchini, la Lamorgese sottolinea che “nel 2018 i migranti approdati qui con piccole imbarcazioni  sono stati circa 6 mila, mentre dall’inizio di quest’anno sono circa 7.500, e la tendenza all’incremento s’era registrata già dal mese di aprile”. Un fatto importante si è verificato poi con l'ultimo sbarco della Ocean Viking, e in quest'occasione Francia e Germania hanno offerto la disponibilità ad accogliere il 72 per cento dei migranti, dando di fatto già attuazione al pre-accordo di Malta che, secondo la Lamorgese, “comincia quindi a dare i primi risultati e ci siamo attivati per intensificarla. A ottobre sono sbarcati sul territorio italiano 379 tunisini e siamo riusciti a rimpatriarne 243, di cui 138 sbarcati nello stesso mese. In questo modo la percentuale dei rimpatriati rispetto agli sbarcati è quindi di oltre il 60 per cento". Lo stesso ministro Lamorgese assicura anche che il governo italiano “è al lavoro per modificare i contenuti del Memorandum con la Libia sui migranti… Nel frattempo però -aggiunge il ministro- occorre sostenere i rimpatri volontari assistiti, ovvero quelli organizzati dall'Unhcr e dall'Oim, che hanno già consentito il rientro in patria di 25 mila migranti, e vanno svuotati i centri attraverso i corridoi umanitari europei. Peraltro occorre un maggiore coinvolgimento delle Nazioni Unite… Anche la lotta agli scafisti ha dato i suoi risultati quest'anno: ne sono stati arrestati ben 86. Per non parlare che sono state accelerate le procedure nelle zone delle frontiere, dove sono state individuate cinque aree di transito, nelle quali il richiedente asilo viene ascoltato entro 7 giorni e la decisione segue nei due giorni successivi. E tale procedura... che è stata applicata per la prima volta a Lampedusa, dove arriva il maggior numero di barchini... riguarda chi ha eluso o tentato di eludere i controlli. E sono per lo più quei migranti rintracciati appena dopo lo sbarco autonomo”. La ministra smentisce invece che l’Italia sia pronta ad accettare voli charter con i cosiddetti “dublinanti dalla Germania”. Pertanto “è una notizia totalmente destituita di fondamento”, in quanto ci sono state già con il precedente governo “interlocuzioni con il ministro dell’Interno tedesco sull’applicazione del regolamento di Dublino”, che attribuisce al Paese di primo ingresso la competenza a decidere sulla richiesta di asilo e, “quindi, l’obbligo a riaccogliere l’interessato, qualora sia stato rintracciato in un altro Paese”. Infine, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, si è soffermata sui deprecabili episodi di antisemitismo che si sono verificati, facendo riferimento in particolare al caso di Liliana Segre: ”Provo uno sdegno profondo per le parole d'odio indirizzate sui social alla senatrice -ha commentato il ministro-. L'ho voluta  incontrare personalmente per rinnovarle tutta la mia solidarietà. E il voto del Senato sulla commissione rappresenta sicuramente un passo in avanti, che però andava condiviso da tutti partiti... E le astensioni sulla proposta di istituire la 'commissione Segre' mi hanno profondamente rattristata. È inaccettabile che in un Paese che ha costruito la propria Carta dei Valori sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, si tenti di riportare, anche con una inaudita violenza verbale, le lancette dell'orologio a una tragica e vergognosa pagina della storia". E anche se presso il ministero opera già l’Osservatorio contro atti discriminatori, il ministro Lamorgese ha chiesto ai suoi uffici “di avviare contatti con iprincipali gestori dei social (da Facebook a Instagram a Google) affinché si possano studiare insieme delle misure di contrasto senza scampo per chi semina odio, anche tenuto conto che la libertà di espressione negli Stati Uniti, cui appartengono i grandi colossi web, impedisce di perseguire e ideologicamente individuare gli autori”. Del tema se n’è parlato anche al G6 di alcuni giorni fa, durante il vertice dei ministri dell’Interno.