Angelus: Pontefice ringrazia Comune e Diocesi di San Severo "per firma protocollo d’intesa"
- di Redazione Il Solidale
- 3 nov 2019
- SOCIALE
CITTA' DEL VATICANO - “Francesco” è un Papa che non dimentica certo quelle che sono le sofferenze dei meno fortunati. Ed è stato quello che ha voluto conviere con le migliaia di fedeli presenti oggi in piazza san Pietro, durante l'Angelus, facendo una riflessione sulla tappa a Gerico di Gesù, narrata nei Vangeli. Al termine della preghiera, il Santo Padre ha ringraziato il Comune e la Diocesi di San Severo, in Puglia, "per la firma del protocollo d’intesa avvenuta lunedì scorso 28 ottobre, che permetterà ai braccianti dei cosiddetti 'ghetti della Capitanata', nel foggiano, di ottenere una domiciliazione presso le parrocchie e l’iscrizione all’anagrafe comunale". Si tratta di un’intesa (siglata alla presenza dell’Elemosiniere del Papa, il Cardinale Konrad Krajewski) che va in direzione opposta al primo decreto sicurezza di Matteo Salvini, quello (ancora in vigore) per intenderci, che attualmente impedisce l’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo o di chi perde, anche temporaneamente, il permesso di soggiorno.Infatti gli immigrati, privi di documenti di identità, oggi non possono sottoscrivere regolari contratti di lavoro, né accedere a cure e servizi, né affittare regolarmente una casa. La stessa intesa consentirà inoltre ai lavoranti di "avere i documenti d’identità e di residenza offrirà loro nuova dignità e consentirà di uscire da una condizione di irregolarità e sfruttamento". E’ la stessa Diocesi di San Severo a spiegare, in una propria nota, che “è emersa la necessità cogente di offrire una prima ed immediata risposta a quelle situazioni di ‘invisibilità sociale’, che pur esistendo da decenni, salvo balzare ciclicamente agli onori della cronaca locale e nazionale, non riescono ad ottenere alcuna dignità formale di presenza sul territorio. E molti sono i senza tetto ed i lavoratori migranti che non possono permettersi un alloggio e che, per tale motivo, non possono ottenere il riconoscimento della residenza nel territorio, inibiti, dunque, nell’accesso ai servizi minimi e costituzionalmente garantiti: primo fra tutti il diritto alla salute”. In merito alla notizia della firma del protocollo d’intesa è intervenuta anche il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova la quale ha sottolineato che "le parole di Papa Francesco sono un segnale di attenzione prezioso. Giusto sottolineare il gesto della comunità di San Severo, che ricorda ancora una volta che l'Italia ha l'accoglienza tra i suoi valori irrinunciabili. Il Governo è pienamente impegnato nella lotta ai caporali, per dare tutela ai diritti delle persone e per difendere migliaia di imprese agricole oneste. Insieme alle Ministre Catalfo e Lamorgese stiamo lavorando al Piano di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura. Ne abbiamo condiviso le prime dieci azioni prioritarie con organizzazioni agricole e parti sociali, siamo pronti a renderlo operativo già dalle prossime settimane". Al termine della recita dell'Angelus, Papa Francesco ha espresso il proprio dolore e la sua personale vicinanza ai cristiani della Chiesa Ortodossa Tewahedo di Etiopia vittime di violenza e al Patriarca Abuna Matthias. Il Santo Pontefice ha detto di essere "addolorato per le violenze di cui sono vittime i cristiani della Chiesa Ortodossa Tewahedo. Esprimo la mia vicinanza a questa Chiesa e al suo Patriarca, il caro fratello Abuna Matthias, e vi chiedo di pregare per tutte le vittime di violenza in quella terra". Salvo Cona