In Sicilia c'è l’Osservatorio permanente sulle Famiglie che studia disagio, devianza e violenza

  • di Redazione Il Solidale
  • 3 nov 2019
  • SOCIALE

In Sicilia c'è l’Osservatorio permanente sulle Famiglie che studia disagio, devianza e violenza

PALERMO - E’ nato in Sicilia l’Osservatorio permanente sulle famiglie. Le famiglie, le associazioni di volontariato, gli operatori sociali potranno esprimere pareri e proposte sulle iniziative del governo regionale e delle amministrazioni locali in favore delle famiglie e valutarne l’efficacia. L’assessore regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Raffaele Stancanelli, ha firmato il decreto che istituisce ufficialmente l’Osservatorio permanente sulle famiglie, introdotto con l’art. 18 della Legge regionale 10 del 2003 sulla Famiglia. Ed in base alla legge, lo stesso Osservatorio ha il compito di studiare e analizzare le situazioni di disagio, di devianza, di violenza, di monoparentalità, nonché del rapporto tra responsabilità familiari, impegni lavorativi e accesso ai servizi socio-educativo-assistenziali; di valutare l'efficacia degli interventi in favore delle famiglie realizzati dalla Regione, dagli enti locali, da altri enti, pubblici e privati, da gruppi e associazioni; di presentare agli organi regionali proposte sulla politica a sostegno della famiglia e di esprimere pareri in ordine ai provvedimenti concernenti gli strumenti regionali di programmazione sociale e sanitaria che abbiano interesse per la famiglia. Fanno parte dell’Osservatorio permanente sulle famiglie, i rappresentanti delle associazioni di solidarietà familiare, del volontariato e del terzo settore, esperti di politiche sociali e familiari (nominati dal governo), la consigliera regionale di parità, un dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, rappresentanti dei Comuni, delle province, dei sindacati, insieme a rappresentanti della presidenza della Regione Siciliana, degli assessorati della Famiglia, della Sanità e del Lavoro. A presiedere l’Osservatorio permanente sulle famiglie è l’assessore regionale della Famiglia. L’Osservatorio costituirà, inoltre, una banca dati attiverà ricerche sul campo, coordinerà eventuali progetti comuni e organizzerà seminari, convegni, campagne di informazione.   Salvo Cona