Attraverso il gioco conoscere le sofferenze dei migranti
- di Redazione Il Solidale
- 1 giu 2015
- SOCIALE
Creare dei "ponti di solidarietà e integrazione" con il territorio mediante il coinvolgimento dei ragazzi frequentanti le scuole medie inferiori dei comuni del comprensorio, è questo l'obiettivo del progetto Scuola Lab che il Centro Studi C.E.S.T.A. ha avviato, grazie al sostegno del Consorzio Nuovo Cara Mineo. "Come Centro Studi ci siamo interrogati su quale fosse il modo migliore per parlare ai ragazzi del comprensorio calatino del fenomeno che da qualche anno sta interessando il nostro territorio" esordisce l'avv. Massimo Millesoli ideatore e coordinatore del progetto, "abbiamo così pensato di realizzare un gioco di ruolo, 4Life , attraverso il quale raccontare ai giovani partecipanti la storia dei tanti profughi che arrivano nelle coste siciliane, in fuga da guerre, persecuzioni e miseria, alla ricerca di un futuro migliore di quello che li avrebbe attesi nel loro Paese di origine". Il gioco ripercorre alcune delle difficoltà che i profughi devono affrontare nel loro viaggio di speranza, superare i confini, attraversare il deserto, liberarsi dai ladroni, scappare dal carcere libico e trovare il modo per attraversare il mare per conquistare un futuro più dignitoso. 4Life, perché sono 4 le vite in gioco; 4Life anche per l'assonanza con for life "per la vita", perché attraverso il gioco, si prova a far comprendere ai giovani partecipanti tutti i rischi affrontati dai profughi per raggiungere le nostre coste. Partendo da 4 diversi Paesi (Pakistan - Nigeria - Somalia - Eritrea) con 4 diversi motivi di persecuzione (politico - religioso - sfruttamento - etnico) i ragazzi coinvolti dovranno raggiungere la Sicilia rivivendo le tante difficoltà che i profughi affrontano nel loro viaggio. "Questa esperienza - prosegue l'ideatore - è concepita in modo da assegnare un ruolo attivo ai ragazzi che vengono messi in condizione, attraverso il meccanismo del viaggio, di rivivere, la condizione del rifugiato, dell'immigrato, costretto a fuggire dalla propria terra verso luoghi sconosciuti." I partecipanti sono divisi in 4 gruppi, ciascuno rappresenta uno dei 4 protagonisti del gioco che si sviluppa su un Tabellone multimediale proiettato con l'ausilio di un videoproiettore e realizzato dal partner informatico Osanet s.r.l. "Si tratta di un vero e proprio viaggio a tappe, nel corso del quale il ragazzo vive, simulatamente e solo per gioco, l'esperienza dell'immigrazione forzata. Un viaggio che prende avvio dall'assunzione dell'identità di uno dei 4 personaggi proposti, per concludersi con l'arrivo in Italia" continua l'Avv. Millesoli. L'attività di animazione è svolta dai volontari del Centro studi CESTA, che comprende avvocati, mediatori culturali, assistenti sociali ed educatori che lavorano nei centri di accoglienza del territorio, coinvolgendo, ciclicamente, gli ospiti del Centro CARA di Mineo, ed è stato già realizzato nelle Scuole Medie inferiori di Licodia Eubea e Mineo, " il 18 e 19 maggio, saremo a Ramacca, e presto, speriamo, in tutti i comuni del calatino." "Presenteremo in anteprima nazionale il gioco 4Life il 5 e 6 Giugno nel corso della Biennale della Prossimità di Genova - conclude l'Avv. Millesoli - speriamo di riuscire a diffondere questa attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dell'accoglienza dei migranti a livello nazionale facendola conoscere in occasione di questo importante appuntamento che coinvolgerà il mondo del Terzo settore italiano." Vienici a trovare sulla pagina FB Scuola Lab, ti aspettiamo!