Clamoroso colpo di scena a Mineo: il presidente Barbagallo annuncia le proprie dimissioni

  • di Redazione Il Solidale
  • 21 set 2015
  • CRONACA

Clamoroso colpo di scena a Mineo: il presidente Barbagallo annuncia le proprie dimissioni

Mineo. Si registra nelle ultime ore un clamoroso colpo di scena nella politica menenina: il presidente del consiglio, Salvatore Barbagallo, ha annunciato le proprie dimissioni dall’incarico di presidente e da consigliere comunale con una dichiarazione sul noto social network e su un volantino nella città.
Tale gesto verrà formalizzato domani mattina. A questo punto si aprono quindi nuovi scenari politici in seno al civico consesso menenino, il quale nella seduta di domenica 13 settembre ha vissuto uno dei momenti più bassi della sua storia.
Barbagallo ha espresso le sue motivazioni attraverso una nota: “I momenti che sto attraversando sono tra i più difficili della mia esperienza umana in politica. Non cadrò in un vittimismo egoista, ma allo stesso tempo non riesco a reggere più il vile meccanismo che il flebile animo umano incarna in certa gente”. Pare che il gesto di Barbagallo sia scaturito da “spaccature” all’interno delle opposizioni che lo hanno spinto ad affermare: “I tre consiglieri Risuscitazione, Noto e Venuti infatti oltre a distinguersi per un assordante silenzio politico, in queste ore ed in altri medesimi difficilissimi che ho affrontato in Consiglio Comunale negli ultimi due anni, chiedono le dimissioni anticipate del sottoscritto prima della mozione di sfiducia che ha annunciato di presentare il gruppo di Uniti per Mineo. Ergo, qualora non presentassi le dimissioni sarebbero costretti a sfiduciarmi in Consiglio al fianco al gruppo del Sindaco”.
A Barbagallo va comunque riconosciuto l’onore delle armi in un tempo in cui nessuno compie un passo indietro, lasciando libera la propria poltrona quindi per una ragione politica. L’invito rivolto ai consiglieri sulle dimissioni porterebbe all’auto-scioglimento del Consiglio e il Sindaco Anna Aloisi si troverebbe libera di governare senza ostilità dal momento che la giunta resterebbe in piedi alla luce della normativa regionale sulla elezione diretta dei primi cittadini.
Con le dimissioni di Barbagallo tutta la politica locale sarebbe obbligata a una seria riflessione sul futuro della città e delle sue istituzione. Ancora più impellente sarà questa analisi in caso di presentazione di una mozione di sfiducia al primo cittadino. Tale atto, a prescindere dei numeri, non potrà passare inosservato. Ci si augura che questo passaggio delle dimissioni di Barbagallo possano rompere la normale dinamica dell’odio, della guerra armata tra i gruppi politici e obbliga gli avversari a modificare pertanto la propria strategia puntando a una “responsabilità cittadina”. In realtà Barbagallo con questa eclatante decisione fa uno “scatto di reni” e restituisce dignità al suo impegno politico.
Qualora le dimissioni anticipate non sfociassero in un atto formale, allora a Mineo si inaugurerebbe la “politica di Pulcinella”. R.S