La super Biblioteca comunale di Raddusa, in via Regina Margherita, fiore all'occhiello della città
- di Redazione Il Solidale
- 21 nov 2019
- CULTURA

RADDUSA – Quando può essere importante una biblioteca attiva soprattutto nei piccoli centri dell’entroterra siciliano? Moltissimo se si pensa che essa costituisce, col suo servizio di pubblica lettura, l’unico caso in cui l’amministrazione della cosa pubblica oltre a gestire le emergenze relative alle esigenze materiali dei cittadini, offre agli stessi cittadini i mezzi affinchè questi, in quanto soggetti pensanti e non solo votanti, possano coltivare la propria cultura, il loro tempo libero e il desiderio di una completa informazione senza dovere continuamente mettere mano al proprio portafoglio. Insomma è facile addivenire all’equazione che se una amministrazione comunale fa funzionare la sua biblioteca civica evidentemente intende rispettare i suoi cittadini e la loro intelligenza. E quanto possa essere importante l’esistenza di una biblioteca in un piccolo paese come Raddusa, meno di tremila abitanti, con una vocazione prettamente agricola, lo testimoniano le parole di Anna Di Leonforte, la dipendente comunale che il Sindaco prof.Giovanni Allegra ha nominato bibliotecaria incaricandola (ma solo verbalmente) della responsabilità della Biblioteca Comunale (ufficialmente diretta dal Capo Area Giuseppe Cunsolo) che da alcuni anni ha trovato la sede ideale presso i locali del centro polifunzionale “Papa Giovanni Paolo II°” siti al n. 62 della centralissima via Regina Margherita. “Il manifesto Unescu –ha sottolineato Anna Di Leonforte– afferma che la Biblioteca pubblica deve essere il centro formativo locale che rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di conoscenza e informazione. Ogni fascia di età deve trovare il materiale rispondente alle singole esigenze. Le raccolte ed i servizi devono comprendere tutti i generi appropriati di mezzi e nuove tecnologie cosi come i vari materiali tradizionali. Ed è sulla base di questi principi che la biblioteca comunale di Raddusa muove e articola le proprie attività. La nostra è una biblioteca pubblica di base, cioè rivolta a tutti, in cui la gratuità e la pubblicità del servizio sono elementi fondamentali”. Nell’elegante sede della Biblioteca Comunale di Raddusa, sia gli adulti che i bambini, possono riscoprire il piacere della lettura in un ambiente piacevole ed accogliente. “La nostra Biblioteca –prosegue la signora Di Leonforte– possiede ben 5.506 volumi che presto aumenteranno notevolmente grazie al cospicuo contributo concesso dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. Ed è sempre grazie al contributo che giungerà dalla Soprintendenza che la nostra Biblioteca subirà un restyling totale con la sostituzione dei vecchi scaffali con nuovi armadi che daranno più luce e spazio agli ambienti”. Nel corso di quest’anno che volge al termine la Biblioteca Comunale di Raddusa ha rivolto una particolare attenzione ai bambini svolgendo una lunga serie di attività all’interno del Progetto N.p.L. (Nati per Leggere), di cui fa parte grazie alla firma di un protocollo d’intesa con la scuola, con alcuni pediatri e con altri enti no-profit. Si fa presente che il Progetto N.p.L. è una iniziativa pedagogica e culturale promossa dall’Associazione Italiana Biblioteche, dall’Associazione Culturale Pediatri e dal Centro per la Salute del Bambino. Ecco perché la Biblioteca Comunale riveste, a Raddusa, un ruolo di primaria importanza nella vita sociale e culturale del paese. Francesco Grassia