A Caltagirone, si presenta la "Rete territoriale antiviolenza"e un vademecum per le donne

  • di Redazione Il Solidale
  • 28 nov 2019
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A Caltagirone, si presenta la "Rete territoriale antiviolenza"e un vademecum per le donne

CALTAGIRONE - In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, prima uscita pubblica della Rete territoriale antiviolenza, con una tavola rotonda che si è svolta nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio. Dopo i saluti dell’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Gino Ioppolo, e la presentazione della Rete territoriale antiviolenza, sono intervenuti il presidente della sezione civile del Tribunale di Caltagirone Giuseppe Tigano, il sostituto procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale, Alberto Santisi, il direttore dell’Ufficio per la Famiglia diocesano e regionale, don Antonio Carcanella, la dirigente della Neuropsichiatria infantile, Marianna Ragusa, il direttore del presidio ospedaliero “Gravina” Giovanna Pellegrino, la dirigente scolastica Adele Puglisi e la presidente del Centro antiviolenza “AlbaNuova”, Benedetta Russo. La coordinatrice delle assistenti sociali dell’ospedale, Mariella Palazzo, e la rappresentante di “AlbaNuova”, Vilna Bellino, hanno illustrato i contenuti di un vademecum sui servizi a favore delle donne vittime di violenze, che si intitola “Con e per le donne” e, con lo slogan: “Non sei sola! Uscire dalla violenza è possibile”, fornisce informazioni utili innanzitutto a comprendere se e quando si configurano violenze di tipo fisico, psicologico, sessuale ed economico, ma anche quando la donna subisce stalking e mobbing a lavoro. Il vademecun contiene pure l’indicazione dei numeri utili, a partire dal 1522, componendo il quale si potranno avere informazioni sui centri antiviolenza presenti in zona. Intervenute, durante il dibattito, la presidente della cooperativa Genesis Giovanna Procida e Franca Formica, sorella di Patrizia, la donna di 47 anni che fu accoltellata a morte il 3 aprile 2017 in un appartamento nel rione Balatazze, dal proprio compagno Salvatore Pirronello, poi condannato all’ergastolo, e che è diventata il simbolo della serie di iniziative promosse a Caltagirone contro la violenza di genere e dalla parte delle vittime. Nei prossimi mesi si svolgeranno un corso di formazione per gli operatori, saranno definiti protocolli e procedure condivise d’intervento per l’assistenza di vario tipo alle donne in difficoltà, saranno promossi corsi di formazione per gli studenti e, per questi ultimi, anche un concorso multimediale artistico e letterario sulla violenza di genere con mostra finale.   Salvo Cona