“Natale 2019 a Caltagirone”: al Museo diocesano tre mostre per raccontare la vita religiosa e la cultura della terra di Sicilia

  • di Redazione Il Solidale
  • 17 dic 2019
  • CULTURA

“Natale 2019 a Caltagirone”: al Museo diocesano tre mostre per raccontare la vita religiosa e la cultura della terra di Sicilia

CALTAGIRONE - Tre mostre per raccontare gli eventi straordinari che hanno caratterizzato la vita religiosa e la cultura della terra di Sicilia. Sono quelle promosse dal Diocesi di Caltagirone e inserite nel programma del “Natale 2019 a Caltagirone” (patrocinio del Comune) col progetto MAB, che coinvolge il Museo,  l’Archivio e la Biblioteca diocesani in un lavoro integrato a servizio della cultura. La cura del progetto è stata affidata a don Fabio Raimondi e a Francesco Failla. La prima mostra, dal titolo “Stupor firmamenti”, visitabile dallo scorso 6 dicembre, è dedicata al presepe, allestito attraverso un concept del tutto innovativo. Dopo le esposizioni realizzate nelle diocesi di Agrigento e di Acireale, la mostra “Dialogo. Le Porte del Mediterraneo”, dell’artista Lucia Stefanetti è approdato a Caltagirone sabato 14 dicembre, nella Quadreria del Museo diocesano. La mostra si colloca come esperienza di ecumenismo in cui le tre religioni monoteiste si pongono come opportunità di approfondimento e riflessione, proponendo una possibile alternativa di dialogo affidata alle donne. All’inaugurazione è stato presente l’artista, autrice dell’opera. Chiuderà la carrellata delle esposizioni temporanee, a partire da sabato 21 dicembre, la mostra “Oltre”, di Salvatore Piluso, a cura di Federica Alba. Le mostre sono visitabili tutti i giorni dalle 10 alle 18 e, il 25 dicembre e 1 gennaio, dalle 17 alle 20. “Le statuette in terracotta del Bongiovanni Vaccaro, -ha dichiarato don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano- sono allestite all’interno della suggestiva cornice della Cappella neogotica. Un percorso in cui l'annuncio degli angeli ai pastori ci spinge a destarci per osservare il cielo. E’ la luce delle stelle a condurci nella ricerca del Dio-Bambino mediante un’esperienza visiva, in cui si alternano opportunità di ascolto, di silenzio e introspezione”. L’assessore comunale alla Cultura Antonino Navanzino, intervenuto all’inaugurazione dell’esposizione, ha sottolineato “la valenza  dell’iniziativa sotto molteplici, significativi aspetti, da quello spirituale a quello artistico e culturale”.   Salvo Cona