Caltagirone. Per bambini e ragazzi: recupero scolastico, attività educative e socializzanti
- di Redazione Il Solidale
- 17 dic 2019
- SOCIALE
CALTAGIRONE - Sono quattro – nelle parrocchie San Giacomo e San Giovanni Bosco, alla Città dei Ragazzi e all’istituto “Maria Ausiliatrice” -, i centri di accompagnamento educativo in cui si svolgono le attività pomeridiane di recupero scolastico e di animazione sociale e culturale che coinvolgono complessivamente un centinaio fra bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori. E’ quanto è stato stabilito nell’incontro fra i soggetti firmatari del protocollo d’intesa per la prosecuzione del progetto “Accorciamo le distanze – Accompagnamento educativo e sostegno alla frequenza scolastica”. Erano presenti il vicesindaco, il dirigente del settore Renzo Giarmanà, i rappresentanti del Servizio di Neuropsichiatria infantile del Distretto 13 dell’Asp di Catania (che curano la formazione di volontari, insegnanti e genitori), i responsabili dei quattro centri e i docenti referenti degli istituti comprensivi “Piero Gobetti”, “Alessio Narbone”, “Maria Montessori” e “Giorgio Arcoleo – Vittorino da Feltre”. Le attività in questione hanno come fruitori i giovanissimi che, in base alle segnalazioni delle scuole e/o dei Servizi sociali comunali, necessitano di un supporto educativo e affettivo a integrazione di quello familiare. I volontari sono impegnati per aiutare i minori nello svolgimento dei compiti e nella realizzazione di iniziative di carattere musicale, teatrale, sportivo e ricreativo. L’assessore Mancuso sottolinea “l’importanza di questa azione improntata alla piena collaborazione tra le istituzioni pubbliche, le parrocchie e le associazioni di volontariato per arginare fenomeni complessi come quelli del disagio minorile e della dispersione scolastica. Siamo impegnati a dare un nuovo impulso alle attività di promozione della crescita psicologica, culturale e relazionale dei minori”. “L’obiettivo prioritario –afferma il sindaco Gino Ioppolo– è contrastare l’insuccesso scolastico, contribuire a far recuperare e/o accrescere l’autostima dei bambini e ragazzi coinvolti e a far maturare una sempre più piena consapevolezza dei valori della convivenza civile, superando il rischio di marginalità e devianze”. Salvo Cona