A Caltagirone, “Il Natale e la religiosità nei canti popolari siciliani” con Alfio Patti, l’aedo dell’Etna
- di Redazione Il Solidale
- 19 dic 2019
- CULTURA

CALTAGIRONE - Giovedì 19 dicembre, alle 20, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Purgatorio), in via Luigi Sturzo, si è tenuto "Il Natale e la religiosità nei canti popolari siciliani", spettacolo di cunti e canti scritto e interpretato da Alfio Patti, l'aedo dell'Etna, promosso dalla Proloco e patrocinato dal Comune nell’ambito delle iniziative del “Natale 2019 a Caltagirone”. “Il novanta per cento delle canzoni e delle poesie popolari siciliane –osserva Patti- fanno cenno se non, addirittura, riferimento a Dio, ai santi, alla Madonna, al Paradiso e così via, in una sola parola alla religione, in particolare alla figura di Cristo. La parte cristica è quella dominante perché il popolo di Sicilia, abituato alle ingiustizie per vie delle continue invasioni e dominazioni, ha sempre visto nella figura di Cristo colui che ha pagato più di tutti. Gesù Cristu, criaturi - dice una canzone. Quel criaturi umanizza la figura di Gesù e diventa metafora del cumpagnu a dolu gran cunsolu, nel senso che, se il figlio di Dio ha patito quel che ha patito e sapendo, il popolo, che la vita non ti dà nessun amico e la gioia è il sorriso del dolore, esorcizza in parte la sofferenza universale in quanto anche la povera gente si sente crocifissa”. Salvo Cona