Grammichele: presentati i "quaderni" degli scavi di "Casa Cantoniera", nella sala consiliare

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 gen 2020
  • CULTURA

Grammichele: presentati i "quaderni" degli scavi di "Casa Cantoniera", nella sala consiliare

GRAMMICHELE – Presentati al cospetto di tantissime persone i “quaderni” degli scavi di “Casa cantoniera” durante i quali vennero rinvenuti preziosi reperti. La sala consiliare gremita di appassionati di archeologia ai quali ha porto il saluto il presidente del consiglio Samuele Palermo, il quale ha confermato quanto sia importante per Grammichele, puntare sui reperti e sul museo. Prendendo la parola il dott. Michele Anguzza,  ha ringraziato il gli interventi, il presidente Palermo e l’Amministrazione, il prof. Aiello, il dirigente del liceo “R. Libertini”, Santo Digeronimo per il prezioso apporto per la riproduzione del “cratere”, certamente il più prezioso fra i reperti rinvenuti. Continuando dichiara che negli anni 70/80, ci fu il proliferare di attività culturali, sorsero club di archeologia, la compagnia teatrale “Nino Martoglio”, il giornale “Il Tamburo” e molte altre aggregazioni con l’intento di divulgare le peculiari caratteristiche della città”. Molta importanza ebbe la campagna di scavi e i preziosi rinvenimenti della “Casa Cantoniera” con i corredi funerari e il preziosissimo “cratere”, certamente quello che più di tutti certifica la grandezza della città. “I reperti rinvenuti –spiega Anguzza– venivano ripuliti, catalogati, fotografati, disegnati e riportati sui quaderni, che ho assemblato e che oggi ho avuto il piacere di illustrarvi”. Il plauso del sindaco Pippo Purpora, che ha ringraziato quanti  consentono la celebrazione di eventi e manifestazioni e i successivi interventi di Loredana Fragapane, Irene Novello, Giacinto Cavallaro, Aiello, Salvatore Scacciante, Michele Attaguile, presidente “Associazione Terravecchia”, Salvatore Novello, il presidente del Rotary Club e Pippo Piccolo, hanno evidenziato quanto importante sia per la città, conoscere e valorizzare il museo e i suoi preziosi reperti.   Nuccio Merlini