"Giorno della Memoria". Salvo Cona, direttore de Il Solidale: "Non c'è Futuro, senza Memoria!"

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 gen 2020
  • OPINIONI

"Giorno della Memoria". Salvo Cona, direttore de Il Solidale: "Non c'è Futuro, senza Memoria!"

Non può esserci Futuro, senza la forza della Memoria!  E non solo per ricordare la liberazione del terribile campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, ma anche per non dimenticare l’Olocausto e per commemorarne tutte le vittime: Primo Levi scrisse che “l’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”. In quel fatidico 27 gennaio 1945, quando aprì il cancello di Auschwitz, sul quale campeggiava la scritta “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi), l'Armata Rossa  si trovò di fronte ad uno scenario incredibilmente inumano, dove lo sterminio si respirava nell'aria. La parola ebraica Shoah, infatti, significa “tempesta devastante”. Per questi motivi si rende necessario ricordare l'inumano sterminio del popolo ebraico e le vittime del nazismo e del fascismo, allo scopo di tenere viva la Memoria e coltivare la speranza sul futuro delle nuove generazioni che, insieme alle vecchie, devono essere protagoniste delle celebrazioni della "Giornata della Memoria". Una memoria corroborata dai racconti dei sopravvissuti agli orribili campi di sterminio di Auschwitz, Birkenau e di altri ancora. Dalla forza delle loro voci, che fanno rabbrividire coloro che ascoltano, i testimoni raccontano la loro personale esperienza, come una orribile pagina della storia dell'uomo. Basta guardare i loro volti o incrociare lo sguardo dei loro occhi. Non è facile per i sopravvissuti raccontare l'incubo vissuto da loro e dai loro famigliari. Fanno fatica a celare quella rabbia che ancora cova nei loro animi, nei loro cuori e nelle loro menti. Sono Eroi che ... nonostante il dolore dei loro ricordi...  hanno avuto il coraggio di parlare e di denunciare indicibili atrocità e inimmaginabili malvagità. Ed è da loro che i nostri giovani devono prendere esempio, per costruire una società migliore. Partendo proprio dalla Memoria, non si deve mai più permettere che un uomo possa essere considerato inferiore e possa essere perseguitato, a causa della propria origine etnica o della propria religione. Come non bisogna dimenticare che la Memoria è un valore non negoziabile e che la sua salvaguardia rappresenta un preciso dovere da parte di ogni istituzione e di ogni persona, specialmente nei riguardi delle nuove generazioni.    Salvo Cona