A Grammichele il restyling dello stadio è all'anno zero.

  • di Redazione Il Solidale
  • 1 ott 2015
  • CRONACA

A Grammichele il restyling dello stadio è all'anno zero.

Grammichele. Niente fondi Pac (Piano di azione e coesione) e restayling dello stadio comunale di Grammichele che, al momento, rimane solo sulla carta. Da Palermo non giungono buone notizie per lo sport locale. In virtù di un provvedimento, emanato lo scorso luglio dal governo regionale, che avrebbe azzerato del tutto il capitolo di spesa da 50 milioni di euro, a loro volta destinati agli impianti sportivi siciliani; fra questi anche quello di Grammichele. Il sogno di tanti sportivi grammichelesi, di vedere il vetusto stadio comunale tirato a lucido, rischia dunque di infrangersi fra gli scogli burocratici di Palazzo d’Orleans. "Gravissimo azzerare questi fondi" è il duro sfogo di Giancarlo Giandinoto, vice presidente del Consiglio Comunale di Grammichele e assessore allo Sport la passata consiliatura, che fu fra i promotori del progetto. L’impianto sportivo grammichelese era riuscito a scalare posizioni nella graduatoria stilata dalla stessa Regione siciliana nel 2014. Una graduatoria che prevedeva il finanziamento dei primi 40 progetti. Lo stadio di Grammichele si era piazzato al 25° posto e, quindi, ammesso a finanziamento, per un importo pari a 1 milione e 500mila euro circa, sulla linea di intervento "Po-Fers 2007-2013"; vale a dire lo stesso piano dove erano imputate somme anche per il completamento dell'area fieristica. Il progetto consisteva nella quasi totale ristrutturazione dell’impianto, con la realizzazione del manto erboso, la messa in sicurezza, la realizzazione di nuovi spogliatoi, una medicheria e una sala stampa, oltre alla sistemazione degli spalti. "La ristrutturazione dello stadio, è d’importanza strategica per il rilancio dello sport locale e non solo, - prosegue Giandinoto – la cosa grave è che si tratta di un progetto finanziato e decretato con fondi europei. Su questa vicenda faremo le barricate in tutte le sedi, non si può privare il territorio di un’altra importante opera di sviluppo economico, turistico e sociale". Al momento, soltanto i primi due progetti vedranno la luce, ossia l'ampliamento della piscina comunale di Paternò e il completamento del velodromo di Noto, unici "superstiti" dei tagli. R.E.