Festa della Donna: gli auspici e le riflessioni di una sindacalista e di una convinta femminista
- di Redazione Il Solidale
- 8 mar 2020
- OPINIONI
Egregio Direttore, mi chiede un messaggio per questa giornata e Le sono grata per questa opportunità. Non mi dilungherò con spiegazioni, cercherò di essere più sintetica possibile per evitare di essere ampollosa come si pensa lo siano tutte le femministe, si perchè anche questa discriminazione avviene, per cui arriverò subito al nocciolo soprattutto per il fatto che tutto sommato non c'è bisogno di spiegare nulla, in quanto tutto è implicito... Inizio quindi con lo scrivere: Auguri a tutte Noi donne, lavoratrici, ex Lavoratrici, mamme, figlie, sorelle, nipoti, nonne, bimbe. Ricordo a tutte Noi di non abbassare mai la guardia, non è come ci fanno credere, il sistema è misogino, prova ne sono i tanti femminicidi pilotati subdolamente con messaggi subliminali sessisti. Non dimentichiamoci mai che ancora oggi la donna viene considerata oggetto, prova ne sono gli stupri perpetrati quasi quotidianamente dal tessuto sociale, aberrante -spregevole azione, che toglie alla donna tutto- la depaupera ancora di più per annullarla con il dominio su di lei, dimostra il fatto che la donna in quanto donna è considerata oggetto di sollazzo per appagare l’istinto primitivo del maschio. Ricordo ancora oggi il divario tra uomini e donne in Italia e nel mondo, sulla discriminazione salariale di genere, basata sulla differenza media della retribuzione lorda oraria. Ricordo ancora oggi l’importanza della declinazione al femminile sulle professioni, perché l’attenzione sul particolare è fondamentale anche per capire le predisposizioni, perché se si dimentica la buona creanza è attestare che non si è propensi al tatto, principio fondamentale, ricordo che la violenza nasce soprattutto dalle parole, per cui non dimentichiamo di usare la declinazione al femminile e di pretenderla. E non dimentichiamoci che oggi la lotta deve essere sempre più consistente- auguri in questo senso! Tiziana Iocolano