Il Topo e il drago scritta da un bimbo indiano dello Sprar di San Cono
- di Redazione Il Solidale
- 20 mar 2020
- Migrantes 2.0
La storia è stata scritta da N.H., un simpatico bimbo indiano dello Sprar di San Cono, durante il corso di Alfabetizzazione, che si sta svolgendo in questi giorni di emergenza Coronovirus a causa della quale i bambini non perdono fortunatamente la voglia di inventare storie a lieto fine. Ed è questo quello che si augura anche la loro insegnante, Filippa Berretta: “Tutto andrà bene!”.
IL TOPO DRAGO
C’era una volta un bambino molto bello e una strega. La strega era molto gelosi di lui e lo trasformò in un topo drago. Il bambino diventò mezzo topo e mezzo drago. Un giorno il topo-drago si trovò in una casa dove si trovava un bambino. Il bambino incuriosito toccò la pietra da dove uscì il topo-drago. Il bambino fuggì dalla casa perchè era spaventato. Però il topo-drago era buono così provò a raccontare al bambino la sua vera storia. E gli disse che chi toccava la pietra per primo doveva pronunciare una frase e solo cosi lui sarebbe tornato bambino. Allora il bambino pronunciò la frase e il topo-drago ritornò il bellissimo bambino. Da allora diventarono amici inseparabili. N.H.
THE DRAGON MOUSE
Once upon a time there was a very beautiful boy and a witch. The witch was very jealous of him and turned him into a dragon mouse. The boy became half a mouse and half a dragon. One day the mouse-dragon found himself in a house where a child was. The curious boy touched the stone from which the mouse-dragon came out. The boy ran away from the house because he was scared. But the mouse-dragon was good so he tried to tell the boy his true story. And he told him that whoever touched the stone first had to say a sentence and only then would he become a child again. Then the boy spoke the phrase and the mouse-dragon returned the beautiful boy. Since then they became inseparable friends. N.H.