Mascherine realizzate a mano negli Sprar/Siproimi della coop. San Francesco
- di Redazione Il Solidale
- 28 mar 2020
- SOCIALE
MIRABELLA IMBACCARI - Hanno ritenuto opportuno collaborare in favore delle comunità Mirabella Imbaccari e San Cono, decidendo di realizzazione le ormai rare mascherine che dovrebbero proteggere la popolazione da un eventuale contagio da Coronavirus. A realizzarle con un apposito tessuto che viene cucito a mano e che permette di poter filtrare l’aria, sono le encomiabili ospiti degli Sprar/Siproimi di quei tre centri calatini, come Glory di Mirabella Imbaccari o l'indiana Rida Nakhwa che a San Cono vediamo davanti alla macchina da cucire. A tal proposito, Mariagrazia Geraci, che coordina il progetto Sprar/Siproimi Mirabella Imbaccari e il progetto Vizzini ordinari Sprar/Siproimi di San Cono, fa sapere che “la decisione di creare le mascherine, tutte rigorosamente realizzate a mano, è da considerarsi certamente lodevole perché è un’attività svolta in giorni di tensione e allarmanti, nonostante le varie restrizioni che cerchiamo sempre di rispettare e far rispettare ai nostri ospiti, per non parlare del tempo che dedichiamo alle lezioni da far seguire on line agli ospiti del progetto Sprar/Siproimi di San Cono. Però, ci troviamo in un periodo storico della vita di tutti dove, oltre a dover restare a casa per salvaguardare noi e gli altri, dobbiamo impegnare il tempo dei nostri ospiti per offrire alle comunità di questi città un segno di ringraziamento e coraggio… Perchè, tutto finirà e andrà tutto bene! Colgo l'occasione per ricordare a tutti di restare a casa e che uniti nella lontananza riusciremo sia a sconfiggere questo virus e ad abbracciarci, per stare poi tutti insieme in una grande festa”. Filippa Berretta, insegnante presso lo Sprar/Siproimi di San Cono, ci tiene a sottolineare che “non è la prima volta che i giovani del nostro progetto si dedicano in tutto e per tutto al volontariato. Ma in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo da quasi un mese, si sente ancor di più il dovere di renderci utile in favore di tutte le nostre comunità, donando delle mascherine, create interamente a mano dalle nostre ospiti, per sopperire alla nota carenza di questi presidi, utili ad evitare un possibiloe contagio da Coronavirus”. Salvo Cona