I giovani e i corsi professionali: un rapporto sempre più stretto
- di Redazione Il Solidale
- 4 ott 2015
- LAVORO
Al giorno d’oggi molti giovani, per essere competitivi sul mercato del lavoro, scelgono di frequentare dei corsi professionali, dopo aver conseguito un diploma o una laurea.
Il motivo di questa scelta, è collegato al disagio socio - economico che ha investito l’Italia e in particolare le regioni del mezzogiorno, tra cui la Sicilia.
Dopo anni di studi i giovani si trovano a frequentare corsi professionali con la finalità di poter avere un’opportunità in più nel mercato del lavoro. Molti di questi giovani optano per un percorso di studi considerato “sbagliato” poiché per trovare un’occupazione, in un mercato del lavoro competitivo, la conoscenza linguistica, i titoli di studio e la flessibilità diventano i requisiti essenziali quindi la scelta dei corsi professionali nasce dall’esigenza di essere appetibili sul mercato del lavoro.
Un esempio concreto sono le professionalità nate in seguito ai flussi migratori che hanno visto la richiesta di figure professionali in grado di comunicare con stranieri provenienti da un continente diverso. Si tratta della figura professionale del mediatore culturale.
Il corso di formazione professionale che si svolge sia presso gli enti di formazione regionali, sia presso enti privati, prepara i giovani ad intraprendere una professione che porta a guardare l’immigrato come uno straniero, ovvero come colui che arriva in un Paese con una cultura diversa dalla propria facendo comprendere le regole del Paese ospitante per una convivenza pacifica.
Questo è un esempio di come la scelta di un corso di formazione professionale dopo un percorso di studi, può dare la possibilità di entrare nel mercato del lavoro acquisendo nuove competenze professionali. Isabella Galvano