In tempo di Coronavirus, non è accettabile relegare gli stranieri come “I Miserabili” alla “Corte dei Miracoli”...

  • di Redazione Il Solidale
  • 31 mar 2020
  • OPINIONI

In tempo di Coronavirus, non è accettabile relegare gli stranieri come “I Miserabili” alla  “Corte dei Miracoli”...

"Alla Corte dei Miracoli"

Il Decreto Cura Italia ha confermato la proroga per la presentazione di domanda dei rinnovi di permessi di soggiorno in scadenza stabilendo che tutti i permessi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 resteranno validi fino al 15 giugno 2020... La scelta del Legislatore appare assolutamente condivisibile sia al fine di evitare assembramenti negli Uffici della Questura sia al fine di non lasciare privi di assistenza i tanti migranti a causa della sospensione degli sportelli informativi a loro supporto... Tuttavia, rimane ancora aperta la dolorosa questione della sanatoria per gli stranieri privi di permesso di soggiorno. Una questione complessa che oggi non possiamo assolutamente sottovalutare, accantonare e rinviare... I tempi del coronavirus rendono ancor più necessario ed urgente l’intervento del Governo, perché adesso alle ragioni della sanatoria, condivisibili o meno, si aggiungono le inconfutabili esigenze di tutela della Salute collettiva... Senza perdersi nelle complesse, talvolta poco approfondite e frettolose, opinioni sul tema dei migranti oggi bisogna, nell’interesse di tutti, fare un’unica considerazione: il migrante irregolare, in quanto tale, non è iscritto al Sistema Sanitario Nazionale quindi, non ha un medico di base e ha diritto soltanto alle prestazioni sanitarie urgenti... Il migrante sprovvisto del permesso di soggiorno, nei casi di malattia lieve (qualche linea di febbre, un po’ di tosse….) non ha un medico a cui chiedere assistenza e può rivolgersi al pronto soccorso solo nei casi gravi, quando non ha alternativa….. e quando le condizioni di salute superano la paure dell’espulsione... Questa situazione, già inaccettabile, oggi contrasta palesemente con tutti i protocolli adottati per contenere la diffusione del virus... La  regolarizzazione degli stranieri è una questione di sicurezza, ancor di più in un momento di emergenza sanitaria. Attraverso un documento si conoscono le persone presenti sul territorio, si conosce dove esse abitano, si controlla che rispettino le regole anche quelle previste per contenere il contagio... E’ assolutamente necessario, pertanto, dare dignità giuridica agli “invisibili”, almeno in questo tempo di pandemia, consentendo loro di poter usufruire dei servizi della sanità pubblica nel caso di sintomatologia sospetta, perché non diventino, loro malgrado, veicolo di trasmissione del virus e vittime silenziose... Non è accettabile, né ora né mai, relegare gli stranieri come “I Miserabili” alla  “Corte dei Miracoli”... Oltre alle situazioni di emergenza sanitaria non ci si dimentichi di considerare anche l’emergenza economica... Oggi gli stranieri irregolari non hanno accesso ai benefici di legge e, ove vi è una residua e sottopagata opportunità di lavoro, non possono lavorare non potendo giustificare i loro spostamenti  in caso di controllo ai posti di blocco... Questa situazione aggiunge miseria alla povertà"... (Per leggere integralmente, cliccare QUI ).