Alleanza Cooperative Italiane: VI rapporto congiunturale(I parte)

  • di Redazione Il Solidale
  • 6 ott 2015
  • CRONACA

Alleanza Cooperative Italiane: VI rapporto congiunturale(I parte)

Roma. Quella presentata in questo fascicolo è la sesta indagine congiunturale
quadrimestrale prodotta dal lavoro dell’Ufficio Studi AGCI,
dell’Area Studi Confcooperative e del Centro Studi Legacoop. Essa ha
per oggetto un significativo campione di cooperative (646 in questa
sesta rilevazione)¹ aderente alle tre Associazioni riunite nell’Alleanza
delle Cooperative Italiane. I principali risultati della sesta indagine
congiunturale delle cooperative italiane sono i seguenti:
Consuntivo secondo quadrimestre 2015
1. In linea con il primo quadrimestre dell’anno, anche nel secondo
quadrimestre la domanda si conferma complessivamente debole.
Tale fenomeno coinvolge tutti i settori, sia tra le grandi che tra le medie
e piccole cooperative in maniera abbastanza generalizzata.
2. Non si è registrata una ripresa significativa del livello dei prezzi.
3. Dopo i lievi miglioramento che hanno interessato i primi mesi
dell’anno, nessuna variazione di rilievo si registra sul fronte della liquidità
delle cooperative.
4. Si accentua il problema dei ritardi dei pagamento da parte delle
Amministrazioni pubbliche, che si estende peraltro anche ai rapporti
tra privati: risulta, infatti, in aumento negli ultimi quattro mesi il tempo
medio di incasso per entrambe le tipologie di credito.
5. Si registrano, come peraltro previsto, i primi segnali di miglioramento
dell’andamento occupazionale. L’aumento degli addetto coinvolge
non solo le grandi ma anche le PMI cooperative, soprattutto in
virtù dei saldi positivi nella cooperazione sociale.
Indagine congiunturaleI

Prospettive terzo quadrimestre 2015
1. Ancora non si consolida il sentimenti dei cooperatori riguardo la
ripresa dell’economia italiana nel breve periodo. Prevalgono, infatti,
prospettove ed aspettative all’insegna dell’incertezza e della cautela.
2. Pur tuttavia le cooperative intervistate prevedono una ripresa della
domanda negli ultimi mesi dell’anno, sebbene in maniera contenuta.
3. Sul fronte inflazionistico, è atteso uno scenario sempre stazionario
anche nei prossimi mesi.
4. Mentre il quadrimestre precedente è stato caratterizzato da una
ripresa dell’occupazione, le previsioni per i prossimi mesi sono improntate
ad una moderata cautela, e la dinamica attesa mostra una
tendenza prevalentemente stazionaria.
5. Non si prevede, nel breve periodo, una forte propensione ad investire da parte dei cooperatori, salvo qualche segnale di fiducia più
significativo dalla cooperazione sociale.

La domanda
Coerentemente con le aspettative espresse dai cooperatori prima
dell’estate, prosegue la dinamica prevalentemente stazionaria della
domanda. Anche nel secondo quadrimestre del 2015, la maggioranza
assoluta degli intervista, il 68,2%, ha indicato, infatti, come invariato
il livello della domanda. Il 16% delle cooperative ha segnalato un
aumento della domanda rispetto al quadrimestre precedente. Il
15,8% ha registrato, invece, una diminuzione della stessa.
Al netto dei fattori stagionali, il 74,3% delle cooperative ha giudicato
normale il livello della domanda interna. Il 19% lo ha definito basso.
Il 6,7% lo ha valutato alto.
Perde un po’ slancio la dinamica congiunturale della domanda estera.
Nel secondo quadrimestre 2015 aumentano, infatt, i giudizi nega‐
tivi, che si atteestano al 22,5%. Per il 63,7% delle imprese che si rivolgono
ai mercati esteri il livello della domanda è giudicato normale. Il
13,7% delle strutture, quota percentuale in calo rispetto alla rilevazione
precedente, ha valutato, invece, basso il livello della domanda
estera nel secondo quadrimestre dell’anno.


I prezzi
Prosegue, senza sosta, la decelerazione della dinamica inflattiva.
Sul fronte dei prezzi di vendita delle cooperative, l’83,4% dei cooperatori
intervistati ha dichiarato di averli mantenuto stabili nel secondo
quadrimestre dell’anno.
Solo il 5,9% delle cooperative, una quota inferiore alle attese, è riuscita
a rivedere verso l’alto i listini.
Si attesta, invece, al 10,7%, percentuale superiore alle attese, la quota
di cooperativve, che, per presidiare il mercato di riferimento, ha
operato revisioni (anche ulteriori) al ribasso dei prezzi di vendita.

Il fatturato
La dinamica congiunturale del fatturato, sempre poco sostenuta dai
prezzi finali di vendita, si conferma migliore, anche nel secondo quadrimestre
dell’anno, tra le grandi imprese risptto alle PMI.
Il saldo dei giudizi sul fatturato, infatto, è positvo tra le grandi imprese,
mentre è, seppure in misura contenuta, negativo tra le PMI.
Nel complesso prevale una dinamica stazionaria del fatturato rispetto al quadrimestre precedente. In tal senso, la maggioranza assoluta delle cooperatove, il 51,1%, ha registrato una sostanziale stabilità del volume di fatturato rispetto al quadrimestre precedente. Il 24%
delle cooperatove ha segnalato, invece, un aumento del giro d’affari.
Il 24,9% degli intervistata ha segnalato, infine, una diminuzione del
fatturato rispetto ai primi quattro mesi dell’anno.

La liquidità
Non si registrano ulteriori segnali di miglioramento nei giudizi relativi
alla gestone della tesoreria delle cooperatove.
Si stabilizzano, infatto, le indicazioni relatove alla disponibilità di liquidità
rispetto alle esigenze operative.
Il livello di liquidità è considerato buono dal 36,4% degli intervistata.
Il 14,6% ha espresso, invece, un giudizio negativo, valutando come
insufficiente il livello di liquidità rispetto alle esigenze operative.
Per il restante 49% il giudizio non va oltre la mediocrità.

I pagamenti
Sul fronte dei pagamenti dei credito e, più in generale, degli arretrati
dovuto dalla Pubblica Amministrazione alle cooperatove il quadro permane
molto eterogeneo, sia in relazione alla dimensione d’impresa
sia alle aree territoriali. Con riferimento al tempo medio di incasso
dei crediti vantati nei confronti della P.A., l’11,8% ha registrato una
riduzione dei tempi rispetto al quadrimestre precedente. Il 15,3%
delle cooperative ha segnalato, invece, un aumento dei tempi di incasso
dei credito rispetto al quadrimestre precedente, mentre il
72,9% delle imprese che lavora con la P.A. non ha, di fatto, registrato
alcuna variazione. Nei rapportti con clienti privati, il 75,5% dei cooperatori
non ha registrato variazioni significative dei tempi di incasso
dei crediti. Solo il 6,3% degli intervistati è riuscito, invece, ad otteneAre
pagamenti in tempi più brevi rispetto al quadrimestre precedente.
Il 18,2% ha segnalato, infine, un allungamento dei tempi di incasso.