Lavoro nei campi: Coldiretti apre sportello on line per chi cerca e per imprese che lo offrono
- di Redazione Il Solidale
- 17 apr 2020
- LAVORO
Per combattere le difficoltà occupazionali a seguito dell'emergenza Covid-19, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura, la Coldiretti ha aperto una banca dati denominata “Jobincountry”, autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono in tutta Italia. “Job in Country” è una piattaforma di intermediazione della manodopera, offrendo a imprese e lavoratori la possibilità di incontrasi, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. “Vanno specificate –precisa la Coldiretti– mansioni, luogo e periodo di lavoro, ma anche la disponibilità e le competenze specifiche. E l’attività è svolta attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti”. Sul portale JobinCountry, raggiungibile dal sito www.coldiretti.it è possibile: per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione); per coloro che sono in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali. La Coldiretti ha fatto sapere che “il progetto è stato avviato in autonomia in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher 'agricolo' che possa consentire a studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne, dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei... E l’iniziativa è stata già sperimentata in Veneto, registrando nella prima settimana ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze: studenti universitari, pensionati, cassaintegrati, operai, blogger, responsabili marketing, perfino laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi, secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti... Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) ha più di 60 anni”. Il presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini, 46 anni, lombardo, ha espresso la propria soddisfazione e ha spiegato di essere “stati costretti ad assumere direttamente l’iniziativa di fronte alle incertezze e ai pesanti ritardi che rischiano di compromettere le campagne di raccolta e le forniture alimentari della popolazione”. Innfine, la Coldiretti sta pensando anche di valutare “la necessità introdurre al più presto i voucher semplificati in agricoltura limitatamente a determinate categorie e al periodo dell’emergenza, senza dimenticare la ricerca di accordi con le Ambasciate per favorire l’arrivo di lavoratori stranieri che nel tempo hanno acquisito spesso esperienze e professionalità alle quali ora è molto difficile rinunciare”.