25 aprile 2020, Festa della Liberazione. Le riflessioni di Caterina Sivillica
- di Redazione Il Solidale
- 25 apr 2020
- OPINIONI
MINEO - Viva l'Italia, l'Italia liberata! In un momento così difficile, per noi italiani, penso spesso a questa canzone. Ascoltare questa canzone mi da un grande senso di unità. Ma quello che sento fortemente affiorare, sono i ricordi. Sì… i ricordi... Soprattutto mi tornano in mente i ricordi di mio nonno . Lui è stato, come tanti uomini, protagonista di questa nostra libertà. E penso a mio nonno e ai tanti racconti. I suoi racconti, molto dettagliati, che mi hanno insegnato a rispettare la libertà e soprattutto il rispetto per gli altri. Lui aveva vissuto la guerra, aveva combattuto in Grecia e in Africa. Aveva vissuto la prigionia in Germania. Aveva visto morire amici e commilitoni. Era stato testimone di questa liberazione italiana! Il 25 aprile 1945. Il mio pensiero va sempre a lui, a mio nonno, e ai tanti italiani come lui. Ricordiamo sempre che la libertà non c'è stata regalata, ma conquistata con grande sacrificio. Ricordiamolo sempre e raccontiamolo ai figli e nipoti. Ecco la memoria! E oggi il Covid ci tiene prigionieri a casa. Sono cambiati i tempi e i modi, ma la storia si ripete. Non ci sono rimedi veloci, ma c'è tanto tempo. Appropriamoci di esso. Il mio pensiero… il nostro pensiero va a medici, infermieri e alle loro famiglie. Oggi ci ha privato della nostra libertà, questa brutta e virulenta pandemia. Un nemico subdolo che ci ha tolto la libertà. Ma può anche privarci della vita. Caterina Sivillica