Raddusa e il suo compatrono san Francesco di Paola da festeggiare il 24 aprile

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 apr 2020
  • EVENTI

Raddusa e il suo compatrono san Francesco di Paola da festeggiare il 24 aprile

RADDUSA – La comunità cattolica della Chiesa Parrocchiale Immacolata Concezione, guidata dal Parroco Don Pietro Mannuca, avrebbe dovuto celebrare oggi il 24 aprile la festa di San Francesco di Paola compatrono della città del grano. Una festa che si tramanda da generazioni soprattutto per la sua semplicità, ma che quest’anno non è stato possibile celebrare a causa del famigerato “Covid-19” che ha costretto tutta la popolazione a restarsene rintanata a casa nel pieno rispetto delle svariate ordinanze emanate dal Governo Centrale, da quello Regionale e dal Sindaco Giovanni Allegra. Quando la piccola comunità cattolica di Raddusa decise di festeggiare per la prima volta San Francesco di Paola e di nominarlo Compatrono della città, fu il 24 Aprile del 1863; e l’evento avvenne con il parere favorevole del Marchese Francesco Maria Paternò Raddusa che era molto legato all’Ordine dei Francescani Minori. Da allora la festa è stata celebrata con cadenza annuale fissa sempre il 24 Aprile di ogni anno. Nonostante sia molto antica la festa di San Francesco di Paola ha conservato intatto tutto il suo valore morale e la sua spiritualità che da sempre la contraddistinguono. Un tempo la “Festa” era preceduta dalla fiera degli animali, che era molto rinomata in tutto il territorio siciliano, ma da svariati anni della fiera si è perduta ogni traccia. La peculiarità principale della Festa di San Francesco di Paola è la cerimonia religiosa che si celebra la sera della vigilia quando tutta la popolazione si stringe attorno alla Reliquia del Santo che, dopo le funzioni in Chiesa viene portata in processione per le vie principali del paese. Tale cerimonia è stata sempre seguita da una marea di fedeli in preghiera guidati dal Parroco di turno. Poi, il giorno della festa, vengono celebrate tutte le altre solennità religiose a partire dalla Santa Messa officiata presso la Chiesa Parrocchiale al termine della quale viene sparata la singolare “Maschittiata”, mentre nel pomeriggio  dello stesso giorno si svolge la processione del fercolo del Santo per le vie del paese che si conclude, sempre a tarda notte, nella piazza principale della città con il tradizionale spettacolo folkloristico-religioso e con la riproposizione degli imponenti fuochi  pirotecnici realizzati da una ditta specializzata. Quest’anno però, per la prima volta nella storia della città del grano, non è stato possibile celebrare la festa a causa appunto del maledetto “Covid-19” e i cittadini, da casa, hanno potuto assistere soltanto alla Santa Messa officiata in Chiesa (alle ore 18,30) dal parroco Don Pietro Mannuca e trasmessa in streaming, volontariamente e gratuitamente, da Angelo e Giuseppe Iaci. Nella fotografia di Angelo Iaci è rappresentato un momento della celebrazione della Santa Messa dedicata a San Francesco di Paola, officiata dal Parroco Don Pietro Mannuca e trasmessa in diretta streaming.   Francesco Grassia