Celebrata oggi la festa dell'Arma dei Carabinieri, "al fianco degli italiani per garantire sicurezza"
- di Redazione Il Solidale
- 5 giu 2020
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CATANIA - Oggi è stata celebrata la festa dell'Arma dei Carabinieri. Questa ricorrenza nazionale italiana si celebra il 5 giugno di ogni anno e commemora la data in cui la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima medaglia d'oro al valor militare per la partecipazione dei Carabinieri alla prima guerra mondiale, cerimonia svoltasi il 5 giugno 1920. Fin dalla sua nascita l’Arma dei Carabinieri è al fianco degli italiani per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle oltre 4.500 Stazioni e Tenenze territoriali, alle quali si aggiungono le circa 1.000 Stazioni forestali, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati. Per far ciò, ha spesso adeguato la propria struttura organizzativa, mantenendosi saldamente ancorata ai propri valori. In quest’opera di continuo rinnovamento cento anni fa nascevano la scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, i Battaglioni Mobili e la Banda musicale dell’Arma. Il Ministro della Difesa (on. Lorenzo Guerini), il Capo di Stato Maggiore della Difesa (generale Enzo Vecciarelli), il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (generale di Corpo d’Armata, Giovanni Nistri) e i presidenti dell’Associazione nazionale “Carabinieri” e dell’Opera Nazionale di “Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma” hanno onorato la ricorrenza rendendo omaggio questa mattina ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti, al pari di quello nell’ordinario contrasto a ogni forma di criminalità, reso con abnegazione silenziosa, spesso mettendo a rischio la propria incolumità. Un pericolo reale, testimoniato dai tanti caduti di ogni tempo: basti ricordare l’eroismo del vice brigadiere Salvo d’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, di cui il prossimo 17 ottobre ricorre il centenario della nascita; e l’esempio del maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, ai cui famigliari il generale Nistri ha personalmente consegnato ieri la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, così come ai famigliari degli ultimi carabineri “caduti”, in ordine di tempo: l’appuntato scelto Emanuele Anzini e il vice brigadiere Mario Cerciello Rega. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al Generale Nistri, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani a tutti i carabinieri, sottolineando la dedizione dimostrata in questo periodo particolarmente difficile che “ha confermato quel rapporto di naturale relazione e fiducia con la gente, garantendo la prossimità rassicurante dello Stato, solidarietà e concreta assistenza”. Il Capo dello Stato, che ha voluto esprimere la vicinanza e la riconoscenza della Repubblica ai Caduti di ogni tempo e ai loro familiari, ha sottolineato “lo spirito di sacrificio dei militari dell’Arma in favore delle comunità loro affidate è testimoniato anche dall’elevato numero di contagiati e di deceduti”. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri (generale di Corpo d’Armata, Giovanni Nistri) ha posto l’accento sulla “professionalità degli uomini e delle donne dell’Arma presenti in numerose aree del mondo, inquadrati in contingenti multinazionali e interforze a fianco dei colleghi di Esercito, Marina e Aeronautica”. Nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, il Capo di Stato Maggiore della Difesa (generale Enzo Vecciarelli) ha sottolineato “lo straordinario impegno”dei carabinieri “per favorire la pacifica convivenza tra i popoli e dare sostegno e migliori prospettive di vita in luoghi e terre remote”. Il Ministro della Difesa ha invece posto l’attenzione sulla “innata capacità dei carabinieri di essere, con garbo e discrezione, sempre vicini ai cittadini, che sanno di poter trovare in ciascun di loro un riferimento sicuro e una mano tesa nelle difficoltà”. E poi ha invitato le donne e gli uomini dell’Arma ad essere “fieri ed orgogliosi di questo rapporto privilegiato con gli italiani costruito in più di due secoli di vita, alimentato quotidianamente per garantire sicurezza, legalità e ordine".