Cassibile e lavoratori stranieri: il 30 maggio se ne occupò pure la delegazione ALS-MCL Sicilia
- di Redazione Il Solidale
- 22 giu 2020
- SOCIALE
CASSIBILE - I lavoratori stranieri accampati in strutture fatiscenti e di fortuna, in un’area tristemente nota per le condizioni di grande precarietà che si trova alle porte della frazione aretusea, non sono più da considerare "invisibili". Ciò sulla scorta delle iniziative che si stanno susseguendo in poco tempo nei loro confronti, quali essere umani, per tentare di trovare una possibile soluzione alle precarie situazioni in cui versano e vivono, aiutandoli nel contempo ad uscire da un mondo sommerso che gli permette sì di lavorare, ma senza alcuna prospettiva di miglioramento della propria condizione lavorativa e in assenza dei benefici spettanti a chi è stato "regolarizzato". E' del 15 giugno la riunione convocata dall'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, d'intesa con il Prefetto di Siracusa, svoltasi nella sede della Prefettura, "per una prima verifica dell'efficacia degli interventi attuati presso l'insediamento informale di Cassibile e degli ulteriori già programmati". Sabato 30 maggio scorso fu invece la delegazione ALS-MCL Sicilia ad accendere i riflettori sui lavoratori stranieri di Cassibile, dove decise di andare per sensibilizzare ed informare loro e l’opinione pubblica su opportunità e diritti previsti dall’art. 103 del Decreto “Rilancio” sulla “Emersione dei rapporti di lavoro”. Furono gli stessi lavoratori stranieri ad avvicinarsi spontaneamente, desiderosi di sapere, per poi chiedere notizie utili a comprendere ed acquisire un sicuro accesso alla fruibilità dei benefici che scaturiscono dalla norma in questione, spiegata ad ognuno di loro da avvocati, mediatori culturali e operatori sociali dell’Associazione Lavoratori Stranieri del Movimento Cristiano Lavoratori, presieduta in Sicilia da Paolo Ragusa per il quale l’accampamento di “Cassibile è uno dei luoghi simbolo dell'emarginazione e della ghettizzazione del lavoro straniero al quale si nega ogni forma di dignità”. Lo stesso Ragusa è stato promotore di un webinar, svoltosi lo scorso 5 giugno, rivolto ad amministratori locali, funzionari pubblici, professionisti delle equipe dei progetti Siproimi, operatori legali, assistenti sociali, operatori di patronato, dirigenti di M.C.L. – Movimento Cristiano Lavoratori. Salvo Cona