RADDUSA – Nel pomeriggio di domenica 9 agosto scorso l’intera comunità cattolica raddusana si è stretta attorno ai coniugi Michele Pistorio, di 75 anni, e Clementina Greco, di 72 anni, che hanno festeggiato i loro primi cinquant’ anni di matrimonio, celebrato nel lontano 9 agosto del 1970. La solenne cerimonia religiosa, che è stata officiata dal Parroco Don Pietro Mannuca nella nuova Chiesa Parrocchiale dedicata all’Immacolata Concezione, si è svolta alla presenza dei famigliari e dei parenti più intimi tra cui le tre figlie della coppia: Emilia di 47 anni, sposata con Giambattista Maugeri; poi Giuseppa Stefania di 42 anni, che vive nel torinese dove svolge il lavoro di insegnante, sposata con Stefano Veronese; e infine Maria Concetta, di 42  anni, sposata con Silvio Leanza. Erano presenti pure i quattro nipotini: Simona e Angela (figlie di Emilia e di Giambattista Maugeri), Giuseppe e Sofia (figli di Maria Concetta e di Silvio Leanza). Considerata la giornata festiva, un gran numero di fedeli affollava la nuova Chiesa Parrocchiale, costruita a ridosso del villaggio San Nicolò, e così, alla conclusione della cerimonia, moltissimi amici si sono stretti attorno agli sposini per formulare loro gli auguri di rito. Nel passato i due giovani sposi Michele Pistorio e la moglie Clementina Greco, che godono un ottimo stato di salute, da cattolici praticanti hanno rinnovato il loro impegno d’amore prima con la celebrazione delle nozze d’argento, officiate il 9 agosto del 1995, e ora con le quelle d’oro, celebrate con la massima puntualità appunto domenica 9 agosto scorso. “Entrambi ci consideriamo fortunati e, naturalmente, siamo orgogliosi – hanno detto in coro i due giovani sposini – di avere raggiunto un traguardo così importante. Noi abbiamo trascorso insieme mezzo secolo della nostra vita costellata da tanti sacrifici che abbiamo sempre superato grazie al grande amore che ci ha tenuti strettamente vicini. Dio ci ha dato la grazia di mettere al mondo tre bellissime figlie che ci hanno regalato quattro simpatici nipotini. Con  la grazia di Dio, speriamo di raggiungere altri traguardi magari più importanti”.   Francesco Grassia