NAPOLI - “Il Lab si propone di creare il primo Ecosistema Universitario Fintech in Italia coniugando Alta formazione e Open innovation”. Questa è la presentazione che si fa nel sito web del Comune di Napoli del così detto “Lab... totalmente gratuito per gli studenti” ai quali “intende fornire conoscenze e competenze professionali distintive nel settore del FinTech con un percorso formativo interdisciplinare e specialistico, abbinato ad un periodo di studio-lavoro dedicato alla realizzazione di progetti di open innovation, oppure allo sviluppo di un’idea di business o di start-up in ambito FinTech”. Infatti tale “Lab funziona anche come incubatore e acceleratore di impresa grazie alla partecipazione del KnowTrack, acceleratore d’impresa del Dipartimento dell’Università Parthenope” a cui ci si può rivolgere, chiedendo le necessarie informazioni, cliccando sul seguente link https://www.disaq.uniparthenope.it/fintech-lab/ o scrivendo a fintech.lab@uniparthenope.it. A tal proposito di fa presente che le candidature sono aperte fino a domenica 8 novembre 2020 e il progetto (locandina progetto) avrà inizio a gennaio 2021. Tornando a parlare del “modello formativo”, esso “prevede la stretta collaborazione di partner selezionati nell’industria finanziaria, i quali partecipano in modo attivo al progetto. I partner -si spiega nel news- sono coinvolti nel recruiting dei candidati, nella pianificazione dell’offerta formativa, nell’erogazione dei corsi, fino alla realizzazione all’interno del Lab di progetti industriali. Insomma si tratta di un nuovo modello formativo ad alto impatto sociale sul territorio: un collettore capace di mettere al centro i giovani e favorire la loro formazione e collaborazione con l’industria, all’interno di un ambiente protetto come quello universitario. Il progetto si rivolge a giovani laureati, laureandi di II° livello con interesse ad approfondire i temi relativi al FinTech e start-upper in ambito FinTech, o professionisti che operano in ambito di innovazione finanziaria presso banche e altre istituzioni finanziarie”. Il Lab, si legge ancora sul sito del Comune di Napoli, è “totalmente finanziato da partner industriali del settore che aderiscono investendo nel capitale umano di talento, con prospettiva di futura assunzione e accelerano loro progetti industriali all’interno dello stesso Lab”.  Salvo Cona