Oggi le “Sorelle Minori” al servizio degli "ultimi" emettono la professione di fede a Caltagirone

  • di Redazione Il Solidale
  • 5 ott 2020
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Oggi le “Sorelle Minori” al servizio degli "ultimi" emettono la professione di fede a Caltagirone

CALTAGIRONE - Vanno in giro sempre scalze, a piedi nudi, in compagnia solo della loro semplicità e del loro sorriso. E periodicamente hanno incontrato una cinquantina di sfortunate ragazze nigeriane, “portando la consolazione della preghiera e l’annuncio della salvezza e proponendo loro, con l’aiuto di tanti laici e professionisti, momenti forti come l’Adorazione eucaristica”. Sono le religiose suor Chiara, suor Marta e suor Bernarda che appartengono alla Congregazione delle “Sorelle Minori del Cuore Immacolato”, la cui presenza nella Chiesa diocesana calatina è iniziata a Militello in Val di Catania, già nell’ottobre del 2015, e successivamente trasferita in un piccolo convento di Caltagirone, adiacente all’episcopio. E proprio oggi, lunedì 5 ottobre, queste tre suore emetteranno la professione solenne con la quale consacreranno e per sempre la loro vita al servizio di Dio attraverso gli “ultimi”. Il rito si svolgerà durante la solenne Concelebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo della Diocesi calatina, Calogero Peri, nella Cattedrale di “San Giuliano” di Caltagirone, alle ore 18.30, e sarà trasmesso sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della Diocesi.  In questi ultimi tre anni, queste tre umili religiose -suor Maria Chiara del "Cuore Immacolato", suor Maria Marta delle "Sante Piaghe" e suor Maria Bernarda del "Sacro Cuore"- hanno svolto pure un prezioso apostolato sia presso la Casa circondariale di Caltagirone, che si trova in Contrada Noce, e sia tra i giovani delle scuole superiori, attraverso uno sportello di ascolto attivo due volte a settimana. Don Pippo Federico, che le accolse a Militello nel 2015, insieme a don Fabio Randello e su indicazione del vescovo Peri, afferma che quella di queste tre religiose “è un’esperienza importante, fatta di scelta radicale della povertà e dei consigli evangelici in una forma che agli occhi di tanti può sembrare un po’ esagerata..  In realtà è voler vivere e seguire il Vangelo ‘sine glossa’. Sono donne aperte all’azione dello Spirito Santo, pronte ad obbedire alla volontà di Dio che si manifesta spesso con persone che vengono a bussare alla loro porta e che fanno appello al loro aiuto. In questi anni hanno risposto sempre con generosità e oggi il Signore dà loro la grazia di poter fare la professione solenne, di potersi consacrare per sempre a questo servizio a Cristo e alla Chiesa”.   Salvo Cona