3 ottobre. “Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza”. A Lampedusa con le scuole
- di Redazione Il Solidale
- 5 ott 2020
- EVENTI
LAMPEDUSA - Sabato 3 ottobre si è svolta la “Giornata nazionale della Memoria e dell’Accoglienza” per onorare non solo i 368 rifugiati e migranti che morirono nel tragico naufragio verificatosi il 3 ottobre 2013, al largo di Lampedusa, a poche miglia dalla Baia dei Conigli, ma anche per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita nel tentativo disperato di trovare sicurezza e protezione in Europa. Quella del 3 ottobre 2013 è stata una delle più grandi tragedie del Mediterraneo, tanto che ogni anno e in questo preciso giorno si celebra la "Giornata della Memoria e dell'accoglienza", istituita ufficialmente con la legge n. 45/2016, per ricordare tutte le vittime dell'immigrazione e promuovere iniziative di solidarietà e di sensibilizzazione. Come perarltro è accaduto anche nel corso di questa edizione, con la campagna di sensibilizzazione denominata non a caso #siamosullastessabarca, finalizzata ad informare correttamente sulle tematiche migratorie e favorire la partecipazione attiva dell'opinione pubblica, in particolar modo delle nuove generazioni da stimolare, affinchè diventino il motore di un cambiamento perenne che si basa sul dialogo e sulla condivisione con l'altro. Fra le diverse iniziative organizzate per celebrare questa settima giornata nazionale dedicata alla memoria e all'accoglienza, dal 30 settembre al 3 ottobre, il “Comitato 3 Ottobre” ha organizzato e promosso il progetto "Lampedusa Porta d'Europa", realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca (MIUR), con il Comune di Lampedusa e Linosa, il Liceo Scientifico "G. Marconi" di Pesaro e con il sostegno della Compagnia "San Paolo". A Lampedusa sono giunte più di sessanta scuole da venti Paesi dell’Unione Europea. E’ stata un’occasione di partecipazione attiva, soprattutto per le nuove generazioni che vogliano condividere con gli altri e contribuire a diffondere la cultura dell’accoglienza, così come si evince anche dalla dichiarazione di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci all’Immigrazione e alle politiche per l’integrazione: “E’ doveroso ribadire che salvare le vite in mare, tutelare i diritti fondamentali di donne e uomini, sono principi indiscutibili, nella consapevolezza che in questo momento di grave difficoltà a livello internazionale è ancor più necessario un impegno sinergico da parte di tutti i livelli istituzionali, a partire dall’Europa”. Salvo Cona