"Catena umana" da Perugia ad Assisi è stata simbolicamente la "Marcia della Pace" 2020

  • di Redazione Il Solidale
  • 12 ott 2020
  • SOCIALE

"Catena umana" da Perugia ad Assisi è stata simbolicamente la "Marcia della Pace" 2020

Perugia, Assisi-Santa Maria degli Angeli sono le storiche città di arrivo e di partenza che dal 1961 caratterizzano la “Marcia della Pace”, ideata dal filosofo della “nonviolenza” Aldo Capitini. E quest’anno, nel nome di quel grande santo che fu San Francesco, oggi rappresentato sotto certi aspetti anche dal nostro Santo Padre, Papa Francesco, oltre duemila persone hanno dato vita ieri alla “Catena della Pace”, lunga 25 chilometri. Tutte erano simbolicamente unite da un filo e in alcuni casi anche da bandiere annodate. E tutte in piedi e a due metri di distanza l'uno dall'altro, con la mascherina e la bandiera della pace sulle spalle, domenica 11 ottobre sono arrivati da tutta Italia. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera inviata a Flavio Lotti, coordinatore del Comitato promotore della Catena Umana della Pace e della Fraternità della marcia Perugia-Assisi, nel salutare i partecipanti a questo straordinario evento ha espresso il particolare augurio che “i costruttori di pace diventino sempre più numerosi nel cantiere della pace…" e poi ha ha detto che "nel mondo non mancano conflitti, oppressioni, violenze provocate da odi etnici e integralismi religiosi, non mancano minacce di riarmo nucleare. Ma non deve venir meno la voce di quanti chiedono la pace, il rispetto dei diritti dell`uomo, il cessate il fuoco ovunque si combatta…”. Con un videomessaggio è intervenuto pure il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, il quale ha posto l’accento sulle sfide che l'Europa si deve apprestare a compiere al fine di "riedificare la casa comune, abbattere muri e costruire ponti, e non lasciare che nessuno possa essere ingoiato dal nostro mar Mediterraneo ma possa essere accolto da societa' umanizzate". Sassoli ha detto anche che oggi l'Europa deve diventare “uno strumento di lotta alle poverta' e all'economia che uccide, per ridurre disuguaglianze e marginalita'".   Salvo Cona