Scacce, sfuogghiu e 'mpanate ragusane hanno sancito la nascita di una Comunità “Slow Food”

  • di Redazione Il Solidale
  • 30 ott 2020
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Scacce, sfuogghiu e 'mpanate ragusane hanno sancito la nascita di una Comunità “Slow Food”

RAGUSA - Nel suggestivo Castello di Donnafugata è stata sancita la nascita di una nuova Comunità “Slow Food” che ha come obiettivo la promozione e la divulgazione delle produzioni da forno tradizionali ragusane. In particolare i riflettori sono stati accesi su tre particolari prelibatezze tipicamente ragusane: lo “sfuogghiu”, un delicato sfoglio di pasta di pane ripiena di salsiccia e ricotta iblea;  le “scacce” preparate a mano con farina di grano duro siciliano e ripiene di ortaggi, in primis il pomodoro (già facente parte dell’Arca del Gusto Slow Food); “l’impanata”, una sorta di focaccia rotondeggiante con dentro un ripieno di agnello, considerato un piatto unico delle festività pasquali. La fiduciaria "Slow Food" di Ragusa, Lina Lauria, chiarisce che per potersi fregiare del marchio di Comunità "Slow Food" gli operatori dovranno utilizzare i disciplinari approvati che prevedono l’utilizzo di prodotti territoriali o siciliani, con l’utilizzo di prodotti di qualità quali l’olio extravergine di oliva, il ragusano e altro ancora, così come si legge anche nel più ampio articolo pubblicato il 28 ottobre 2020, da Siciliaagricoltura.it (fonte notizia). Nello stesso articolo si legge anche quanto segue:

Le scacceLa maggiore attrazione alimentare della cittadina sono, senza alcun dubbio, le “scacce”, uno dei cibi tradizionali, buoni per le vigilie, ma anche per le feste. La base delle scacce è in genere la stessa pasta per il pane: farina rimacinato, lievito, acqua, sale ed un filino d’olio extravergine di oliva. Dopo avere ottenuto una sfoglia rettangolare sottile, aiutandosi con un pò di farina ed il mattarello, vi si versa il condimento e distribuito bene si condisce con olio extravergine di oliva. La scaccia si chiude avvolgendo da due parti la sfoglia condita, la larghezza della scaccia deve essere di circa 5-6 cm; giunti al centro della sfoglia le due parti si chiuderanno a libro. Molti sono i modi di preparazione e molti sono i condimenti con cui si possono fare le “scacce”. Quanto alle varietà di condimento i più diffusi sono: pomodoro e formaggio, pomodoro e cipolla, con ricotta, questo condimento in dialetto viene detto «cipuddata» (cipollata). Pomodoro, melanzane e basilico: è la tipica scaccia che si prepara in estate; prezzemolo e acciughe; ricotta e salsiccia; ricotta e cipolla; ricotta, salsiccia e cipolla, insomma di tutto e di più.

Le ‘mpanate : Le scacce modicane possono essere riempite con carne d’agnello allora si chiamano, “Mpanata d’agneddu” piatto d’obbligo della cucina di Pasqua di ogni famiglia. Col nome di “buccatureddi” si intendono invece un tipo di focacce che hanno forma e lavorazione diversa rispetto alle “scacce” e possono essere di: broccoli, spinaci, patate, bieta (aita). Variazioni relativamente recenti delle “buccaturedde” in cui si fanno più ricchi i condimenti sono: pollo e patate, agnello, pesce palombo.

‘U sfuogghiu ‘U sfuogghiu è il piatto delle feste di Natale. Si tratta di una sfoglia di pasta riempita da salsiccia e ricotta vaccina, dunque un rustico salato arricchito con la frittola ovvero la cotenna ed altri pezzi di carne di maiale non sciolti durante la preparazione dello strutto (saime). “Dalla sfoglia si ritagliano dei rettangoli tutti della stessa dimensione: questi vengono spennellati con lo strutto e sovrapposti l’uno sull’altro ed infine arrotolati. Così facendo si ottiene un panetto che, tagliato trasversalmente rappresenta la base e la copertura dello sfoglio; all’interno si sbriciola la salsiccia ragusana, della frittola e si unisce la ricotta. Si cuoce in forno e poi si spolvera con zucchero e cannella”.