CALTAGIRONE - È deceduto per il Covid, il sacerdote mirabellese don Emilio La Noce, da alcuni anni ospite della Residenza per anziani “Maria SS. delle Grazie” di Mirabella Imbaccari. Don Emilio ha cessato di vivere in ospedale, a Ragusa, dove era ricoverato a causa del Covid-19. Profondo è il cordoglio del Presbiterio diocesano calatino espresso alla famiglia e agli operatori della Residenza dove era ospite da quasi quattro anni. Tutti coloro che l’hanno conosciuto hanno potuto apprezzare il suo carattere e la sua bontà di uomo e di sacerdote. Metodico, ordinato e fine osservatore ha amato conversare con tutti, sapendo cogliere con brillanti battute di spirito i lati umoristici di situazioni sulle quali soleva rivelare il suo pensiero senza asprezza. Nel suo cuore, fino alla fine, è rimasta indelebile l’esperienza di servizio svolta in Brasile. Dopo 40 anni di Amazzonia, sentiva “la mancanza della celebrazione gioiosa della fede, che si coglie nell’allegria, nei canti, nel movimento, nello stare insieme, senza guardare l’orologio, con la partecipazione festosa, in cui tutti si sentono attori e non spettatori”. Don Emilio è nato a Mirabella Imbaccari il 16 ottobre del 1938. E l’8 agosto 1962 è stato ordinato sacerdote nella Cattedrale di Caltagirone, dall'allora vescovo di Piazza Armerina, Antonino Catarella. Ecco i principali incarichi che ha ricoperto don Emilio La Noce: Direttore spirituale del Seminario del gruppo della scuola media; Animatore di Gruppo del Seminario e dei ministranti; dal 27/03/1972 Missionario in Brasile a Porto Velho in Rodonia – Parroco in S. Cristofaro; e dal 08/12/1984, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Porto Velho e Parroco della Cattedrale di Porto Velho Fidei donum. Ritornato in Diocesi il 5 aprile 2012, dall’11/05/2013 al 30/06/2016 ha retto le tre parrocchie di Militello in Val di Catania come parroco in solidum, con l’arciprete parroco Federico Giuseppe e il parroco fabio Randello Fabio. Nel 2016 venne nominato vicario parrocchiale delle parrocchie di Mirabella Imbaccari. «Chi lo ha conosciuto più intimamente v ne ricorda la personalità mite e serena, la figura sempre innamorata del suo sacerdozio e della chiesa, il suo servizio competente e appassionato all’annuncio del Vangelo. Lo ricorderemo sicuramente come il sacerdote missionario in Amazzonia per un lungo periodo di 40 anni. Ecco perché soleva dire: “il mio cuore era rimasto in Brasile! Il progetto di rendere un servizio ai fratelli più bisognosi maturò in lui da un desiderio profondo di donazione e da una visione esistenziale ed essenziale della Vita e delle situazioni». I funerali sono stati celebrati sabato pomeriggio, nella chiesa Matrice di Mirabella Imbaccari, e sono stati presieduti dal vescovo della Diocesi calatina, Calogero Peri.   Salvo Cona