Dad ieri e oggi, non è mai troppo tardi. E il Progetto P.I.T.E.R. non lascia soli ragazzi e genitori

  • di Redazione Il Solidale
  • 18 nov 2020
  • Rione Sanità 2.0

Dad ieri e oggi, non è mai troppo tardi. E il Progetto P.I.T.E.R. non lascia soli ragazzi e genitori

NAPOLI - Il termine DAD può sembrare un neologismo ma in realtà la Didattica a Distanza affonda le sue radici nei lontani anni 60 quando la televisione si impose come uno dei principali strumenti per alfabetizzare molti italiani. In quel periodo, infatti, la Rai trasmetteva un programma dal titolo: “Non è mai troppo tardi” che aveva lo scopo di insegnare a leggere e scrivere a tutti coloro che non avevano l’opportunità di poterlo fare. Presentato dal maestro Alberto Manzi, il programma dette il via ad un processo di alfabetizzazione telematica che permise a circa un milione di italiani di conseguire la licenza elementare. Oggi, dopo circa 60 anni, la didattica a distanza è tornata d’attualità. Il coronavirus ci ha costretto a modificare gran parte delle nostre abitudini. Scuola e università sono state rivoluzionate dai decreti che hanno vietato agli studenti di frequentare le lezioni in presenza. Ecco che si è dovuti ricorrere alla tecnologia per garantire il diritto all’istruzione. Non è stato semplice però, per insegnanti e discenti abituarsi ad usare le nuove piattaforme che ospitano le lezioni online. Nell’emergenza sanitaria la responsabilità educativa è ricaduta sui genitori che hanno dovuto veicolare le attività didattiche e pedagogiche proposte dalla scuola. Molti di loro si sono trovati impreparati nel supportare i propri figli nella Dad per molteplici cause come: scarse conoscenze informatiche; presidi tecnologici poco aggiornati; mancanza di tempo ecc. Ciò ha contribuito ad accrescere un senso di disorientamento tra gli studenti napoletani sempre più in difficoltà nella gestione della loro routine scolastica a distanza. Per tali motivi... ancor prima che scattasse nuovamente l'attuale stop, dovuto all'emergenza sanitaria in atto nel capoluogo campano..., il Progetto P.I.T.E.R. si è prodigato ad offrire, fra le altre cose, un supporto alla genitorialità per tutte le famiglie residenti nel rione Sanità che hanno bambini di età compresa fra i 6 e i 15 anni e che si sono trovate in difficoltà con la Didattica a distanza. Gli educatori hanno avuto il compito di fornire indicazioni e suggerimenti chiari e facili da mettere in pratica, affiancando allo stesso tempo i bambini mentre seguivano le lezioni online cercando di stimolarne lo sviluppo cognitivo e socio-emotivo. Anche se può sembrare difficile avere a che fare con queste nuove modalità di apprendimento, e anche se nessuno strumento tecnologico potrà mai sostituire l’autenticità e l’importanza del contatto umano, è fondamentale oggi più che mai continuare ad alimentare la propria curiosità e la propria sete di sapere perché come diceva il maestro Manzi “non è mai troppo tardi per rinascere e cambiare”.   Giada Gentile