Per Giada Gentile "mai come quest'anno, il 25 novembre assume un significato importante"

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 nov 2020
  • OPINIONI

Per Giada Gentile "mai come quest'anno, il 25 novembre  assume un significato importante"

NAPOLI - Il 25 novembre è la giornata istituita dalle Nazioni Unite contro la violenza sulle donne e mai come quest’anno questa data assume un significato importante. La pandemia infatti, annullando la socialità e costringendo le persone a restare chiuse in casa, ha spesso contribuito ad acuire le difficoltà di alcuni rapporti coniugali e la casa, che dovrebbe essere sinonimo di guscio, protezione si è trasformata in una trappola per molte donne che sono state vittime dei propri compagni. Nei primi dieci mesi del 2020, infatti come emerge dal VII Rapporto Eures, le donne vittime di omicidio sono state 91, una ogni tre giorni. Il femminicidio è però solo l’ultimo atto di un meccanismo fatto di violenze fisiche e verbali messo in atto da uomini frustrati che sfogano la loro mancata realizzazione non accettando che la donna possa decidere ciò che è meglio per sé stessa, considerandole inferiori e non riconoscendo la parità di genere. Per meglio capire questo fenomeno basti pensare a quanto spesso si sentono ancora oggi pronunciare dagli uomini frasi come: “la donna deve stare a casa ad accudire i figli” che denotano un pensiero retrogrado che affonda le radici nella visione patriarcale della famiglia dove le donne vengono considerate proprietà degli uomini. Fino a non molto tempo fa, infatti, coloro che uccidevano le mogli o le fidanzate avevano l’attenuante del delitto d’onore che gli permetteva di avere pochi anni di galera. Anche se è stato abrogato nel 1981, ancora oggi le cronache, quando raccontano della violenza sulle donne, usano frasi come “omicidio passionale”, “d’amore”, “raptus”, “momento di gelosia” quasi a voler trovare una giustificazione a quegli atti vili. È fondamentale pertanto ricordare che della violenza di genere fanno parte tutti quei comportamenti messi in atto da uomini che non tengono conto della volontà della donna e sfociano in forme di vessazione, maltrattamento, minacce Spesso le donne non hanno la forza di reagire a queste situazioni o di denunciarle per paura delle conseguenze. In questi casi bisogna sempre tenere a mente quanto detto da Luciana Littizzetto” Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia. Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via”.   Dott.ssa Giada Gentile - Educatrice professionale (già impegnata nel Progetto PITER rivolto ai bambini del Rione Sanità)