La nota cantante Mary Carapezza: "Donne, basta porte serrate, spalle voltate e silenzi".

  • di Redazione Il Solidale
  • 25 nov 2020
  • OPINIONI

La nota cantante Mary Carapezza: "Donne, basta porte serrate, spalle voltate e silenzi".

CALTAGIRONE - La "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne" serve se diviene memoria, attenzione e prassi di ogni giorno. Solo così possiamo dire che diveniamo e restiamo tutte e tutti umani. Purtroppo persino un'epoca come la nostra che si professa civilizzata, il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco. Nonostante la modernità arrivata quasi in tutto, quella tra i rapporti più civili tra i sessi sembrano essere ancora una conquista lontana, rimane volutamente sorda e ignorante. Un mondo che sta dimenticando che i diritti sono di tutti o diverranno prima o poi di nessuno. Dobbiamo imparare ad educare prima di tutto noi stessi al valore del prossimo successivamente trasmetterlo ai nostri figli. È dunque dalla comunicazione,  dall’uso delle parole che si può cominciare a sperare in un futuro migliore. Oggi è tempo di uscire fuori dalla nebbia. La violenza va di moda e dunque, parlare contro di essa richiede coraggio, non solo il coraggio di dire basta ma anche quello di agire in modo coerente e conseguente, un linguaggio che  non soffra dell’incapacità di narrare fatti in cui le donne sono vittime, ma di utilizzare termini ed espressioni adeguate… Perché il sesso femminile deve avere identità e dignità, deve ricoprire  un ruolo autonomo e attivo nei vari settori della vita. Perché non dire che il marito uccide la moglie perché è un violento o perché la considera una cosa sua e non accetta la possibilità che questa possa scegliere di lasciarlo, ma purtroppo è visto come il risultato del comportamento delle donne ed quindi è più  facile dire che è perché lei voleva lasciarlo. È dunque dalla comunicazione e dall’uso delle parole che si deve cominciare. Ma soprattutto: "Donne basta porte serrate, spalle voltate e silenzi". Parola  serve rompere  la parola, quella limpida come l’acqua e farla volare come poesia in modo che arrivi all’orecchio  e prenda consapevolezza che la violenza nel mondo non ha posto, non serve. Mary Carapezza (cantante, artista e Maestra della Scuola del musical "Satin Dance Sicilia")