Centri estivi: 12.406.500 di euro in Sicilia, dei 135 milioni di euro destinati ai comuni per promuovere opportunità educative per i figli
- di Redazione Il Solidale
- 25 giu 2021
- SOCIALE
Al fine di sostenere le famiglie anche mediante l'offerta di opportunità educative rivolte ai figli, il Dipartimento per le Politiche della famiglia, le regioni, l'Anci e l'Upi, hanno ripartito la somma di 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2021, risorse incrementate dall'articolo l'articolo 63, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. Grazie all'intesa sancita il 24 giugno 2020 in Conferenza unificata, le risorse saranno destinate direttamente ai 7.145 comuni beneficiari.Sono esclusi dal finanziamento i comuni che hanno espressamente manifestato di non voler avvalersi del finanziamento (articolo 2, comma 1 del decreto ministeriale di riparto). In merito alle quote di finanziamento per i centri estivi (ex articolo 63, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73) assegnate dal Dipofam per regione, sulla base delle percentuali di riparto già previste per il Fondo per le politiche sociali (Fps), per quanto riguarda la regione Sicilia, l’importo del finanziamento assegnato è di 12.406.500 euro. Il tasso di adesione dei comuni al finanziamento di quest’anno è pari al 95% e conferma il forte interesse di questa misura da parte dei comuni. Per quanto concerne i i tassi di adesione dei comuni, per regione, al finanziamento Dipofam per i centri estivi (ex articolo 63, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73), la percentuale di comuni che in Sicilia hanno aderito al finanziamento è pari al 95,64% "Oggi in Conferenza Unificata -ha dichiarato la Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti- abbiamo ripartito 135 milioni che andranno ai comuni per organizzare i centri estivi. Grazie alla collaborazione con gli Enti locali e al contributo del terzo settore, per il secondo anno scegliamo un investimento straordinario nell'educazione non formale dei bambini e dei ragazzi. Per restituire loro la possibilità di riappropriarsi degli spazi di socialità e di relazione che in questi mesi di chiusure hanno perso e che invece sono un loro fondamentale diritto per crescere”… - così come riporta l’articolo pubblicato il 24 giugno 2021 che si può leggere cliccando su famiglia.governo.it (fonte notizia)