Centro per disabili dai 19 ai 40 anni. Per i 15 fruitori, domande entro le ore 12 del 13 luglio
- di Redazione Il Solidale
- 28 giu 2021
- SOCIALE
CALTAGIRONE – Il Comune di Caltagirone ha emesso un nuovo avviso pubblico per individuare 15 adulti disabili, d’età compresa fra i 19 e i 40 anni e residenti a Caltagirone, per lo svolgimento di attività socializzanti e ricreative nell’ambito delle iniziative (anche in esterna) del Centro per disabili istituito con l’azione del Piano di zona 2018-2019 del Distretto socio – sanitario 13, che si propone di potenziare i servizi per la loro inclusione e di contrastare il rischio di esclusione e marginalità sociale. Il servizio, a titolo gratuito, durerà otto mesi e si svolgerà con cadenza giornaliera (5 ore al giorno). Tale progetto è rivolto a coloro che sono già fuori dal percorso scolastico e che, nel quotidiano, hanno scarse opportunità di relazioni al di fuori del contesto familiare e di quello socio-sanitario. Punta altresì a fornire alle famiglie dei disabili momenti di “sollievo” dalle attività di cura. Previsto pure un servizio di trasporto. In merito semptre a questo progetto, adeso c’è un nuovo termine per reclutare i fruitori di un servizio considerato di alta valenza sociale: infati, il comune di caltagirone ha fatto sapere che c'è ancora tempo per presentare le domande, comunque entro le ore 12 di martedì 13 luglio 2021.. per sapere di più si può cliccare sul seguente limk: https://www.comune.caltagirone.gov.it/cms_bandi/default.aspx?1*605*0*1 L’assessore comunale al Welfare, Sabrina Mancuso, sostiene che “per la prima volta nella nostra città viene realizzato un Centro che si occupa dei diversamente abili dai 19 ai 40 anni, vale a dire rientranti in una fascia anagrafica successiva a quella della frequenza scolastica. Si tratta, quindi, di un modo concreto per andare incontro agli stessi beneficiari e alle loro famiglie. Da evidenziare pure lo svolgimento di attività all’esterno della struttura, che si svolgeranno in collaborazione con istituzioni e associazioni culturali, ricreative e del tempo libero e che potranno favorire un’effettiva e piena integrazione dei diversamente abili”. Salvo Cona