CATANIA – In un clima di affettuosa e viva partecipazione sono stati festeggiati, mercoledì 7 luglio scorso, in un noto locale della zona Ognina di Catania, gli 83 anni compiuti il 5 luglio di Mons. Antonio Fallico, Parroco emerito della Parrocchia catanese di Santa Maria di Ognina, conosciuto e stimato a livello nazionale per essere stato il fondatore della “Missione Chiesa-Mondo” e per essere stato autore di numerose e apprezzate pubblicazioni. Presenti diversi Operatori Pastorali che svolgono le loro attività a S. Maria di Ognina e in altre Parrocchie del catanese, dopo avere prima ricevuto da Mons. Fallico la più illuminante formazione spirituale. Ad essi si sono uniti alcuni amici di vecchia data, attivamente impegnati in campo ecclesiale, e i concittadini di Raddusa, nota città natale del festeggiato. Numerosa è stata la rappresentanza dell’ ”Associazione Raddusani di Catania” della quale Mons. Antonio Fallico è stato il promotore ed alla quale, per anni, si è dedicato come guida spirituale. A guidare il gruppo dei “Raddusani di Catania” il Dott. Franco Allegra, presidente del club e carissimo amico del festeggiato. Tra le tante manifestazioni di vicinanza rappresentate da molti raddusani non è mancata quella del  sindaco  Prof. Giovanni Allegra, legato a Mons. Antonio Fallico da una lunga e solida amicizia nata tra i banchi di scuola. Il Sindaco Allegra, non potendo essere fisicamente presente per validi motivi è intervenuto telefonicamente, porgendo all’illustre concittadino gli auguri di buon compleanno, anche da parte di tutta la cittadinanza di Raddusa.  Mons. Antonio Fallico ha ringraziato, con gratitudine, i presenti per avere organizzato una festa all’insegna dell’amicizia “perché – ha detto – i valori dell’amicizia e della gratitudine, se manifestati in gruppo, attraverso una piccola comunità di persone unite dal medesimo sentimento, arrivano diritti al cuore”. La serata si è conclusa, dopo un lauto rinfresco, con le immancabili foto di gruppo e con la consegna al festeggiato di un regalo molto gradito.   Francesco Grassia