Caltagirone: continua la barbara abitudine delle discariche abusive

  • di Redazione Il Solidale
  • 3 nov 2015
  • CRONACA

Caltagirone: continua la barbara abitudine delle discariche abusive

Caltagirone. L’ordinanza del Commissario Straordinario del comune di Caltagirone sembra non aver attenuato la barbarica e indegna abitudine di alcuni cittadini che incuranti del rispetto delle regole e del vivere civile, continuano in maniera indisturbata e meschina a abbandonare rifiuti di ogni genere e in ogni angolo della nostra città, numerose ormai sono le discariche a cielo aperto che si possono ammirare, si trova di tutto dai materassi ai lavandini, dai paraurti ai serbatoi, dai divani alle televisioni, insomma, non manca proprio niente, eppure il comune mette al servizio dei cittadini un numero verde per il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti o elettrici, inoltre, in città esiste anche un’azienda privata che ricicla materiale ferroso pagando addirittura la consegna, quindi non ci sono delle scusanti. La verità è ben altra ed esclusivamente culturale, l’abbandono dei rifiuti avviene semplicemente perché non esiste un controllo vero delle infrazioni e il conseguente ricorso alle sanzioni ma anche perché si pensa che la città non sia un luogo “comune” in cui vivere, l’immagine delle discariche non sono di certo un bel biglietto da visita per i turisti.
Cosa fare? C’è bisogno di una svolta culturale partendo dai bambini, insegnando loro il vivere nel rispetto degli spazi e dei beni comuni, un ruolo determinante in questo spetta agli insegnanti, agli educatori ma anche ai genitori, l’esempi di sano e civile comportamento partono dalle basi, ognuno di noi ha un ruolo fondamentale nella società e nella sua forma di essere comunità, se questo viene a mancare non lamentiamoci dei parchi gioco in degrado, delle fontanelle senza rubinetto, delle altalene senza i seggiolini, delle panchine divelte, perché siamo tutti responsabili di un lento degrado e di una crisi che oltre ad essere economica è principalmente morale etica, sociale e di perdita dei sani principi civili e dei valori .
Auspichiamo che affiorino invece esempi positivi, come quelli emersi in questo difficile 2015 dove diversi giovani e cittadini, si sono sostituiti alle istituzioni provvedendo con il proprio impegno e lavoro a ripulire e rendere più decoroso i luoghi in cui vivono, un impegno civile e sociale che va sostenuto e rafforzato specialmente in un momento di riduzione dei servizi nella logica spesso “folle” della spending review, impegnarsi per il bene della propria città per dirlo con i sociali “ci piace” e “condividiamo”, “banniamo” (che per i social vuol dire blocchiamo mentre per il nostro dialetto vuol dire …… beh lo sapete), chi invece continua a sporcare e deturpare la città. Giuseppe Failla  Pascal De Siato (Prima Stampa degli Erei)