Celebrata nel Rione Sanità la memoria di Genny Cesarano, innocente "vittima di camorra", ma la sera prima si è sparato ancora. Giovani i feriti
- di Redazione Il Solidale
- 8 set 2021
- Rione Sanità 2.0
NAPOLI. Nella notte che precedeva il giorno dell’anniversario della morte di Genny Cesarano, giovane innocente “vittima della camorra”, ucciso il 6 settembre 2015, a Napoli si è verificato purtroppo un altro fatto di cronaca che vede ancora una volta vittima un ragazzo (anche lui diciassettenne), attinto da un colpo di arma da fuoco. Secondo quanto reso noto, il giovane è stato ferito sabato notte alla gamba sinistra da un colpo di pistola esploso da sconosciuti. Il ferimento sarebbe avvenuto nel Rione Sanità e per motivi che sono al vaglio delle autorità competenti, ma che a quanto sembra potrebbe essere stato ricondubile a un possibile alterco. Un altro episodio si è verificato nella notte dello scorso 2 settembre, quando un 28enne di San Pietro a Patierno è rimasto ferito da un colpo di pistola, a seguito di un'aggressione avvenuta alla periferia nord di Napoli. La vittima avrebbe riferito alle forze dell’ordine e ai medici, che gli hanno prestato le prime cure del caso, di essere stato colpito da due giovani che avrebbero tentato di rapinarlo nei pressi della sua abitazione. Sulla scorta di questi due distinti avvenimenti di cronaca, può ben dirsi che l’iniziativa messa in campo anche quest’anno dall’associazione “Un Popolo in Cammino per Genny Vive”, nel Rione Sanità di Napoli (per onorare la memoria del giovane diciassettenne napoletano ucciso il 6 settembre 2015) è alquanto attuale e la dice lunga sulla necessità che urgono in città misure e iniziative utili per intervenire nel tentativo di modificare lo stile e la qualità di vita di tanti adolescenti che vedono, anzi meglio…. "credono di vedere"... nella criminalità una soluzione possibile ai loro problemi, che siano di natura economica che sociale, cercando di imporsi e mettersi in evidenza. Scelte che ovviamente non portano lontano e sono deleterie per un giovane che invece deve essere pieno di aspettative e deve puntare su un futuro sereno, pieno di soddisfazioni, ma anche di certezze che la società sana gli deve offrire senza se e senza ma. Non a caso il Progetto P.I.T.E.R. - Percorsi di Inclusione e Innovazione Territoriale ed empowerment- è nato nel Rione Sanità di Napoli, allo scopo di prevenire e contrastare la dispersione scolastica, diffondere la cultura della legalità e promuovere lo sviluppo delle capacità e dell’autostima nei giovani partecipanti, ragazzi tra i 6 ed i 16 anni. Non a caso, assieme a “Libera Napoli-Centro Storico”, hanno promosso e lanciato l’iniziativa “Una ‘Borsa di studio’ in memoria di Genny Cesarano” che presto darà modo a tanti bambini e ragazzi di poter godere di una corposa borsa di studio che, dalle prime indicazioni, sarà assegnata di anno in anno rispettivamente a una decina di minori, segnalati da chi di competenza, con l’obiettivo di supportare il loro percorso educativo e di aiutarli a seguire i propri sogni e le proprie aspirazioni. Nel corso della stessa manifestazione di lunedì scorso, che si è tenuta in Piazza Sanità, a partire dalle ore 16, è stata presentatuna una significativa mostra fotografica dal titolo “Il diritto al gioco e agli spazi protetti”, realizzata dal Laboratorio di fotografia del Progetto P.I.T.E.R. con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla condizione ancora critica degli spazi pubblici delle nostra città e di sostenere il diritto al gioco e a un’infanzia felice, così come si proprone “Il cammino per la memoria di Genny” che ha avuto inizio da quel 6 settembre 2015. Da allora molte cose sono cambiate, ma molto resta ancora da fare. Non vi è dubbio che deve esserci un impegno forte e comune che permetta di mettere in campo un’azione di comunità che sia ceryamente incisiva e utile al territorio, soprattutto in favore dei bambini e dei ragazzi della Sanità. E l’iniziativa “Una ‘Borsa di studio' in memoria di Genny Cesarano” è una di quelle occasioni in cui possono contribuire tutti: privati cittadini, enti, associazioni, imprese, istituzioni… Insomma chiunque abbia a cuore le sorti della popolazione giovanile di questo storico e popoloso rione, così come è stato detto nell’appello lanciato lunedì pomeriggio, in piazza Sanità, rivolto a tutti coloro i quali vogliono e adesso possono sposare una iniziativa promossa per il bene e il futuro dei bambini e degli adolescenti napoletani. Salvo Cona