Carta Blue Ue, ok dall'Europarlamento alla riforma
- di Redazione Il Solidale
- 21 set 2021
- LAVORO
Il 15 settembre il Parlamento Europeo ha adottato in via definitiva la riforma della Carta blu UE, per facilitare l'impiego di cittadini non UE altamente qualificati e alleviare la carenza di manodopera in settori chiave.
La direttiva sulla Carta blu, in vigore dalla fine del 2009, definisce le condizioni di ingresso e di soggiorno che i cittadini dei paesi terzi (e i loro familiari) devono soddisfare per accettare un lavoro altamente qualificato nei Paesi UE. Tuttavia, lo schema non ha attratto abbastanza lavoratori, con solo 36806 Carte blu emesse nell'UE in 2019 (la maggior parte delle quali in Germania).
Il testo sulla revisione della direttiva è stato approvato con 556 voti favorevoli, 105 contrari e 31 astensioni.
Criteri meno stringenti per richiedenti e datori di lavoro
Secondo le nuove regole, i richiedenti dovranno presentare un contratto di lavoro o un'offerta vincolante di lavoro di almeno sei mesi, oltre alla prova di qualifiche superiori o competenze professionali (attualmente è richiesto un contratto o un'offerta di 12 mesi). Anche la soglia salariale per i richiedenti è stata ridotta, da un minimo del 100% fino al limite massimo del 160% del salario medio annuo lordo dello Stato membro di occupazione (rispetto all'attuale 150% minimo senza limite massimo).
Inoltre, i beneficiari di protezione internazionale - come i rifugiati - potranno richiedere una Carta blu UE in paesi diversi da quello in cui hanno ricevuto l'asilo o un altro status di protezione.
Sarà poi possibile attestare, attraverso la prova di un’esperienza lavorativa pertinente, alcuni tipi di qualifiche professionali come quelle relative al settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Più diritti per i beneficiari e le loro famiglie
I titolari di una Carta blu UE potranno trasferirsi in un altro Paese membro dopo un periodo iniziale di 12 mesi trascorso nel paese che ha concesso la Carta blu. Beneficeranno inoltre di un rapido ricongiungimento con i membri della famiglia, grazie a delle procedure di ricongiungimento più celeri e all'accesso al mercato del lavoro per i membri della famiglia che li accompagnano.
Citazione
Dopo il voto in plenaria, il relatore Javier MORENO SÁNCHEZ (S&D, ES) ha dichiarato: "Dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare la migrazione legale in Europa e, soprattutto, facilitare l'arrivo di lavoratori qualificati che contribuiscono allo sviluppo del nostro continente. Uno schema più attraente e realizzabile aggiunge un valore reale agli schemi nazionali esistenti. In futuro intendiamo andare oltre, in modo che i lavoratori che svolgono lavori a media e bassa retribuzione possano contribuire alla nostra società nello stesso modo vantaggioso in cui possono farlo attualmente i titolari di Carta blu."
Prossime tappe
Prima di entrare in vigore, l'accordo informale dovrà essere approvato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri disporranno di un periodo di due anni per adeguare la loro legislazione nazionale alla direttiva… - così come si legge e pubblicato il 17 settembre 2021 da integrazionemigranti.gov.it (fonte notizia)
La direttiva sulla Carta blu, in vigore dalla fine del 2009, definisce le condizioni di ingresso e di soggiorno che i cittadini dei paesi terzi (e i loro familiari) devono soddisfare per accettare un lavoro altamente qualificato nei Paesi UE. Tuttavia, lo schema non ha attratto abbastanza lavoratori, con solo 36806 Carte blu emesse nell'UE in 2019 (la maggior parte delle quali in Germania).
Il testo sulla revisione della direttiva è stato approvato con 556 voti favorevoli, 105 contrari e 31 astensioni.
Criteri meno stringenti per richiedenti e datori di lavoro
Secondo le nuove regole, i richiedenti dovranno presentare un contratto di lavoro o un'offerta vincolante di lavoro di almeno sei mesi, oltre alla prova di qualifiche superiori o competenze professionali (attualmente è richiesto un contratto o un'offerta di 12 mesi). Anche la soglia salariale per i richiedenti è stata ridotta, da un minimo del 100% fino al limite massimo del 160% del salario medio annuo lordo dello Stato membro di occupazione (rispetto all'attuale 150% minimo senza limite massimo).
Inoltre, i beneficiari di protezione internazionale - come i rifugiati - potranno richiedere una Carta blu UE in paesi diversi da quello in cui hanno ricevuto l'asilo o un altro status di protezione.
Sarà poi possibile attestare, attraverso la prova di un’esperienza lavorativa pertinente, alcuni tipi di qualifiche professionali come quelle relative al settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Più diritti per i beneficiari e le loro famiglie
I titolari di una Carta blu UE potranno trasferirsi in un altro Paese membro dopo un periodo iniziale di 12 mesi trascorso nel paese che ha concesso la Carta blu. Beneficeranno inoltre di un rapido ricongiungimento con i membri della famiglia, grazie a delle procedure di ricongiungimento più celeri e all'accesso al mercato del lavoro per i membri della famiglia che li accompagnano.
Citazione
Dopo il voto in plenaria, il relatore Javier MORENO SÁNCHEZ (S&D, ES) ha dichiarato: "Dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare la migrazione legale in Europa e, soprattutto, facilitare l'arrivo di lavoratori qualificati che contribuiscono allo sviluppo del nostro continente. Uno schema più attraente e realizzabile aggiunge un valore reale agli schemi nazionali esistenti. In futuro intendiamo andare oltre, in modo che i lavoratori che svolgono lavori a media e bassa retribuzione possano contribuire alla nostra società nello stesso modo vantaggioso in cui possono farlo attualmente i titolari di Carta blu."
Prossime tappe
Prima di entrare in vigore, l'accordo informale dovrà essere approvato dal Consiglio e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri disporranno di un periodo di due anni per adeguare la loro legislazione nazionale alla direttiva… - così come si legge e pubblicato il 17 settembre 2021 da integrazionemigranti.gov.it (fonte notizia)