Bioeconomia: a Caltagirone, fra la fine del 2021 e i primi del 2022, lavori per costruire impianto che darà lavoro a 85 persone. Si produrranno imballaggi con legno di scarto posto utilizzo
- di Redazione Il Solidale
- 24 set 2021
- LAVORO
(Redazione) - CALTAGIRONE. “Cominceranno fra la fine del 2021 e i primissimi mesi del 2022 i lavori per la costruzione, nella zona industriale di Caltagirone, di un impianto per la produzione di imballaggi (pallet) e componenti per imballaggi, realizzati esclusivamente con legno di scarto post utilizzo raccolto in Sicilia. L’impianto produttivo consentirà l’ìmpiego di 85 persone tra diretto, indiretto e indotto”. E’ l’annuncio fatto stamani, a margine del Festival della Bioeconomia, da Stefano Arvati, presidente e amministratore delegato di Renovo Bioeconomy Spa, la holding che controlla Recopall Sicilia, la società che effettuerà l’investimento.
“Il legno utilizzato – ha detto Arvati – è oggi avviato al riciclo dal Consorzio Rilegno (Conai) negli impianti del Nord Italia. Con il nostro insediamento, che sarà il primo di questo tipo in Europa, colmeremo, quindi, almeno in parte, la carenza di impianti di riciclo di legno secondo le direttive della Comunità europea e del Pnrr, permettendo alle aziende del territorio attive nella logistica e nella produzione agricola, agro-industriale e industriale in genere, cui la produzione sarà principalmente destinata, di risparmiare.
Ci accingiamo a creare – ha aggiunto il presidente e amministratore delegato di Renovo Bioeconomy – un modello di virtuosità non soltanto economica, ma anche energetica e ambientale. L’impianto di Caltagirone si servirà, infatti, di una speciale tecnologia innovativa 4.0, in grado di valorizzare proprio gli scarti di legno post-utilizzo sia urbano, sia non urbano, così eliminando del tutto la necessità di impiego di legno vergine per la produzione di imballaggi per la logistica. Proprio per questo motivo, la produzione permetterà il risparmio di circa 60mila tonnellate annue di C02 e, di fatto, eviterà il taglio di 140mila alberi all’anno”.
Arvati ha dato atto al sindaco Gino Ioppolo e all’Amministrazione comunale di Caltagirone di “grande sensibilità e attenzione, che ci hanno consentito di andare avanti con determinazione per dare concretezza al nostro sogno. E adesso eccoci qui, a un passo dall’avvio dei lavori, dopo avere ottenuto l’ultima autorizzazione necessaria e avere superato tutte le pastoie burocratiche”.
“Il prossimo avvio dei lavori per l’impianto a cura di Recopall Sicilia – ha dichiarato il sindaco Gino Ioppolo; con lui, in conferenza stampa, anche l’assessore Vincenzo Gozza – è il primo dei frutti, pronto a essere raccolto, del Festival della Bioeconomia, che ci piacerebbe possa diventare un appuntamento annuale, facendo di Caltagirone un punto di riferimento per un settore strategico e in continua evoluzione. Siamo soddisfatti per avere creduto sin dall’inizio in questa iniziativa, che siamo fiduciosi possa fungere da apripista per altre, sfatando così il luogo comune di una Sicilia in cui non è possibile investire.
Il Comune non può creare posti di lavoro se non quelli interni attraverso i concorsi – ha aggiunto il primo cittadino -, ma avere aperto la prospettiva della nostra città e del nostro comprensorio alla attrattività di capitali e investimenti di imprenditori del Nord è un importante punto di approdo, ma anche una significativa base di partenza per tracciare una strada nuova, mettendo fine ai ritardi burocratici che rischiano di sfiancare gli imprenditori che hanno capitali e voglia di dare vita a nuove intraprese. Noi abbiamo cercato soltanto di rispettare la legge e i tempi. Che ciò avvenga nell’alveo della bioeconomia, vale a dire dell’economia che non deturpa, anzi esalta le specificità del territorio – ha concluso Ioppolo - è un ulteriore motivo di soddisfazione”.