Scommettiamo su di te-Gambling prevention: contro la ludopatia il progetto della "Città felice"
- di Redazione Il Solidale
- 28 ott 2021
- SOCIALE
(Salvo Cona) MINEO. Dal 21 gennaio di quest'anno ha avuto inizio il progetto dell’associazione di volontariato sociale “La città felice” onlus di Mineo, con sede in via Luigi Capuana 35, denominato “Scommettiamo su di te - Gambing prevention”, finalizzato alla prevenzione, al contrasto della diffusione della Ludopatia, considerata oggi una vera e propria patologia, per il preoccupante allarme sociale provocato. Tale progetto è stato approvato e finanziato alla “onlus” calatina dall’Assessorato della Famiglia e delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione Siciliana (Dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali).
Partner dell’Associazione di volontariato sociale “La città felice” onlus di Mineo, sono: l’Asp 4 di Enna; i Comuni di Catania, Caltagirone, Niscemi, Mirabella Imbaccari, Vizzini, San Cono, Mineo e Raddusa; l’Istituto comprensivo Statale “Alessio Narbone” di Caltagirone; e ancora circoli, associazioni e aziende territoriali quali MCL Mineo, MCL Caltagirone, MCL Caltanissetta, BOC e Cooperativa “Ippocrate” di Enna.
L’Associazione di volontariato sociale “La città felice” onlus -impegnata su vari fronti con interventi di formazione, attività e campagne di sensibilizzazione verso tematiche a forte impatto sociale- si è prefissata come obiettivo lo sviluppo di una problematica tanto sensibile quanto attuale quale il gioco d’azzardo patologico (GAP).
Il progetto che prevede una durata di 12 mesi, propone come obiettivi generali percorsi di promozione e tutela della salute utili a fornire informazioni sul fenomeno del Gambling, su come riconoscere i primi segnali favorendo l’early detection, sensibilizzando in tal senso i destinatari sulla tematica del gioco d’azzardo patologico, attraverso azioni mirate alla progettualità e alla motivazione verso l’assunzione di comportamenti sani.
“Nell’ambito di questo progetto -spiega la responsabile del progetto, la psicologa Gloria Licitra- sono state organizzate diverse gite che si svolgeranno in diversi luoghi, durante il mese di novembre. Parteciperanno sia gli studenti delle scuole medie superiori di primo e secondo grado e i minori dei SAI Siproimi del progetto ‘Vizzini ordinari’, per favorire momenti di inclusione, socializzazioni ed integrazione”.
“Durante questi primi mesi di avvio del progetto –aggiunge la dottoressa Licitra- sono stati svolti alcuni passaggi molto importanti: il 21 Gennaio 2021, hanno preso avvio i lavori attraverso la presentazione del progetto in una conferenza online, coinvolgendo vari attori territoriali del settore pubblico, tra Asp, scuole e servizi sociali, in particolar modo l’Asp 4 di Enna, l’istituto comprensivo “A. Narbone” e IIS “Carlo Alberto dalla Chiesa”, i comuni di Catania, Caltagirone, Niscemi, Mirabella Imbaccari, Vizzini, San Cono, Raddusa ed Enna, in cui oltre a definire il fenomeno sono state descritte anche le fasi del progetto. Il 23 febbraio è stata svolta un’altra formazione on-line per coloro che avrebbero svolto attività di volontariato presso lo Sportello Amico, infatti questi soggetti hanno ricevuto gli strumenti utili e adeguati per poter in un primo momento poter supportare il soggetto che in quello specifico momento richiedeva un sostegno. In particolar modo i 22 volontari sono stati istruiti sulle principali caratteristiche e sintomi che un soggetto dipendente dal gioco presenta o mette in atto, come la modificazione del comportamento, problemi a scuola o lavoro, problemi in famiglia e con la rete sociale, pensieri ricorrenti al gioco e così via. Il 15 marzo presso l’istituto “A. Narbone” e il 17 marzo presso l’IPSIA sono stati svolti i primi laboratori con le scuole. In particolar modo sono stati somministrati dei questionari al fine di carpire e capire quanto i destinatari del progetto conoscano il fenomeno o ne siano coinvolti. Da questo lavoro un dato fondamentale che tuttavia è emerso, consiste nel notare come i genitori lascino liberi i figli di stare su internet non controllando in maniera efficace e funzionale il rapporto dei propri figli con l’infinito mondo di internet. Successivamente è stato svolto un laboratorio in cui venivano costruite delle storie al fine di comprendere meglio la tematica. Le giornate prefissate per tali laboratori sono stati il 24 e 25 marzo per l’istituto superiore il 30 marzo per la scuola media. Elevato il livello di partecipazione, le considerazioni e le riflessioni riportate dagli studenti sono state di natura molto introspettiva. Il gioco ha avuto come scopo la possibilità di sperimentarsi con la creatività nella costruzione non solo dei personaggi ma anche nella storia. Nelle date del 27 e 28 aprile, presso l’IPSIA sono stati proiettati due film. Le prime due proiezioni prevedevano i film: “Focus - Niente è come sembra” e “21”. La visione dei film ha permesso ai giovani coinvolti di vedere e riflettere sulla molteplicità di sfaccettature celate dietro una semplice visione cinematografica, traendo spunti di riflessione sul modus operandi di personalità e profili costruiti ad hoc . invece il 30 aprile e il 05 maggio presso l’Istituto “Alessia Narbone” sono stati proiettati altri due film, ovvero “Burraco Fatale” e “Febbre da Cavallo”. Il fine di questi cineforum è stata l’attenta riflessione no una passiva visione. Nel frattempo il 29 aprile si è svolta la formazione on-line con gli esperti nel settore delle dipendenze, ovvero il dottore Carmelo Percipalle medico e psichiatra, il dottore Stefano Dell’Aera medico e psichiatra, il dottore Michele Parisi medico e psichiatra. Queste figure hanno sviluppato temi e argomentazioni volte alla formazione non solo dei docenti, ma anche degli assistenti sociali dei comuni aderenti al progetto. Dall’attivazione del servizio dello sportello amico ad oggi, abbiamo ricevuto chiamate da parte di utenti interessati e coinvolti in queste problematiche”.
Nello svolgimento delle varie attività e iniziative messe in campo, oltre ai due principali protagonisti del progetto “Scommettiamo su di te - Gambing prevention” ovvero la psicologa Gloria Licitra e l’educatore Michele Napoli (nella foto assieme ad Arianna Scaglia, anch'essa psicologa, impegnata a collaborare da "volontaria") si può contare sulla disponibilità e sull'impegno personale altre figure che hanno espresso il loro interesse a partecipare al progetto e che hanno dato un notevole supporto e sostegno all’equipe in generale.
Infine, il progetto è stato promosso e diffuso attraverso vari canali di comunicazione, innanzitutto su Instagram e Facebook per raggiungere varie fasce di età, per coloro che non usano i social si sono utilizzati i giornali locali. Si è attivata la promozione del progetto attraverso i mass media con internet e con metodi più classici nei vari comuni sono stati distribuiti brochure e flyers.