A Bronte arriva l'ottimismo. Luca Abete e il suo #nonCiFermaNessuno

  • di Redazione Il Solidale
  • 12 nov 2015
  • CULTURA

A Bronte arriva l'ottimismo. Luca Abete e il suo #nonCiFermaNessuno

BRONTE. “I sogni esistono e si possono realizzare”. Con questo messaggio e al grido “#NonCiFermaNessuno” martedì è approdata a Bronte la più grande festa dell’ottimismo ideata già l’anno scorso da Luca Abete, l’inviato di Striscia la Notizia. È stato l’istituto “Benedetto Radice”, guidato da Maria Pia Calanna, ad ospitare in un’aula magna gremita di ragazzi, docenti e semplici spettatori, la tappa di un tour che se l’anno scorso ha coinvolto solo il mondo universitario, quest’anno ha invece deciso di estendersi anche agli istituti superiori. E la scuola brontese, con grande orgoglio da parte della dirigente, è stata tra le sei selezionate a livello nazionale per ospitare l’evento, divenendone così l’unica tappa siciliana nel mondo scuola. Un risultato, spiega la stessa Calanna, raggiunto grazie all’innovazione tecnologica che da due anni il Benedetto Radice porta avanti e che gli è valsa segnalazione e selezione. Su tutti il progetto “Classi 2.0” che ha permesso all’istituto di raggiungere mete avanguardistiche, distribuendo tablet agli studenti delle classi prime e rivoluzionando così il modo di fare didattica diventato da quest’anno e a pieno titolo a misura delle nuove generazioni digitali. E proprio la tecnologia, ha detto lo stesso Abete, è alla base di un’iniziativa nata per caso, un hashtag, quello di “NonCiFermaNessuno”, diventato virale e reale, che mira a formare una community di “donatori di entusiasmo”. Girando per le università italiane, ha raccontato l’inviato di Striscia, si rendeva infatti sempre più conto che i giovani erano sì bombardati da messaggi didattici ma che nessuno aveva mai detto loro che “i sogni esistono e si possono realizzare”. Da qui l’idea di raccontare in tour la propria storia, fatta di gavetta e sacrifici. Un’esperienza di vita la sua che da studente universitario che per pagarsi gli studi fa l’animatore in feste per bambini lo ha visto arrivare, di lavoro in lavoro e senza alcuna raccomandazione, fino alle vette della notorietà, riuscendo così a realizzare il proprio sogno. E di fronte a una platea entusiasta e travolta dal suo ottimismo dirompente, il messaggio è stato di credere sempre nei propri progetti con la consapevolezza che potrebbero anche non realizzarsi ma che l’importante è uscire dal campo “con la maglietta sudata”, perché i perdenti sono coloro che la partita nemmeno la giocano. Immancabile il selfie finale per abbracciare la platea e immortalare una mattinata che rimarrà indelebile per i tanti presenti, ormai entrati anche loro nella community dei donatori di entusiasmo grazie all’app scaricata a fine incontro. E per ogni video, foto o contributo a tema caricato, da quest’anno verranno anche corrisposti automaticamente pacchi di pasta al Banco alimentare. Barbara Prestianni