Tra affetto e coccole una bimba somala, nata un anno fa a Caltagirone, festeggia il suo primo compleanno al SAI Mirabella Imbaccari ordinari

  • di Redazione Il Solidale
  • 10 nov 2021
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Tra affetto e coccole una bimba somala, nata un anno fa a Caltagirone, festeggia il suo primo compleanno al SAI Mirabella Imbaccari ordinari
(Salvo Cona) MIRABELLA IMBACCARI. Gioiosa festa di compleanno al centro di accoglienza SAI “Mirabella Imbaccari ordinari” dove una piccola somala ha compiuto ieri il suo primo anno di vita, circondata dall’affetto e dalle coccole della giovane mamma, delle ragazze beneficiarie e da tutto lo staff della struttura coordinata da Manuela Scebba e gestita dalle cooperative sociali “Opera Prossima” e “Il Geranio”.
La splendida bambina è nata in Italia subito dopo lo sbarco della madre, in fuga dalla Somalia. L’ha partorita presso il reparto di ginecologia ed ostetricia dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone, dove la giovane madre ricevuto le attenzioni del caso. Nei suoi occhi -nonostante si legga il dolore e la sofferenza per quanto patito e subito durante il tormentato e drammatico viaggio compiuto dalla Somalia, fino a sbarcare in Italia, affrontato peraltro in avanzato stato di gravidanza- si scorge la gioia di essere riuscita comunque ad aver dato alla luce una bella bambina,  il cui sorriso rappresenta per lei  la viva speranza di un futuro gioioso.
“La foto che ritrae la bimba mentre abbraccia e bacia una bambolina ricevuta in regalo -fa notare la dottoressa Manuela Scebba, coordinatrice del centro di accoglienza SAI 'Mirabella Imbaccari ordinari'- è l'immagine da cui trarre grande riflessione ed insegnamento. La piccola sta bene. E tutto il centro di accoglienza di Mirabella Imbaccari è in festa per il primo anno di vita di questa dolce bambina somala”. Alla mamma le sono stati donati alcuni indumenti, perché la donna non ha potuto portar nulla con sè per la figlia che doveva nascere: ha raccontato il suo viaggio della speranza, le sofferenze durante la navigazione, la paura di perdere la bimba che portava in grembo. Una sofferenza che per fortuna ha lasciato il posto alla gioia per la nascita della sua bimba. Una gioia condivisa ogni istante dalle operatrici del centro di accoglienza SAI “Mirabella Imbaccari ordinari” e dalle connazionali che lì sono ospitate e le sono state tutte vicino. Ciò rappresenta ovviamente un arricchimento per il nostro territorio che dimostra grande ospitalità, umanità, amore e solidarietà. E chi svolge il delicato compito di accogliere ed assistere questa popolazione in fuga non lesina certamente aiuto e sostegno a tutti coloro che fuggono da guerre, violenze e abusi, alla ricerca di un mondo migliore e di una migliore qualità di vita per sè e per i propri figli.