Progetto P.I.T.E.R. nei plessi 'Froebeliano' e 'Lombardi' Fontanelle di Napoli, grazie a due laboratori per i bambini: fotografia e web radio

  • di Redazione Il Solidale
  • 4 dic 2021
  • Rione Sanità 2.0

Progetto P.I.T.E.R. nei plessi 'Froebeliano' e 'Lombardi' Fontanelle di Napoli, grazie a due laboratori per i bambini: fotografia e web radio
(Sara Catone) NAPOLI. Alcuni educatori del progetto P.I.T.E.R., attivo nel rione Sanità e aderente al Patto Educativo per la Città Metropolitana di Napoli, hanno iniziato a collaborare con l'Istituto Comprensivo Statale 19 'Russo-Montale', con sede in Vico S. Margherita a Fonseca 10. In particolare, lo stanno facendo grazie all'attivazione di due diversi laboratori che si svolgono rispettivamente nei plessi del 'Froebeliano' e del 'Lombardi' Fontanelle.
Nel plesso del 'Froebeliano' (Ex - Froebeliano che si trova in via Stella 137) è stato attivato un laboratorio di fotografia che ha lo scopo di far conoscere ai minori il termine fotografia e la sua storia, quando e come nasce e tutte le invenzioni fotografiche avvenute nel corso della storia. Il 'laboratorio' è semplicemente un pretesto per usare la fotografia per osservare il mondo da prospettive puramente soggettive, evideziando che la fotografia è un mezzo espressivo non verbale, le immagini che vengono racchiuse in uno scatto diventano l’espressione di un preciso stato d’animo. I minori sono incoraggiati a mostrare una maggiore responsabilità sociale nella scuola, nella famiglia e a livello locale, così come a livello di comunità europea assumendo il loro ruolo nei gruppi collaborative, realizzando i compiti loro assegnati e adottando le regole di cooperazione. Il progetto, basato sull'utilizzo della fotografia per insegnare e per imparare, promuove la creazione di una vasta gamma di prodotti originali e creativi.
Nel plesso scolastico del 'Lombardi Fontanelle' (sito in via Santa Maria delle Catene alle Fontanelle) è stato attivato, invece, il laboratorio 'web radio' che nasce come forma di didattica sperimentale ed innovativa tesa al coinvolgimento diretto dell’alunno. Una metodologia di studio attiva e pratica, tesa all’approfondimento di nuovi linguaggi espressivi, per permettere ai giovani studenti di veicolare se stessi, le proprie personalità in maniera autonoma e consapevole e di raccontare il mondo attraverso strumenti e tecnologie digitali all’avanguardia. Interazione, inclusione sociale e integrazione per prevenire dispersione scolastica e favorire la creatività nelle fasce più giovani. L'opportunità qui offerta e da cogliere è quella di diventare protagonisti attivi del mondo dell’informazione e della comunicazione, promotori di esperienze significative per sé e per i propri coetanei, stimolando curiosità ed interesse. Parte fondamentale del percorso consiste nell'ideare nuovi format radiofonici, attraverso cui veicolare e raccontare se stessi ed il mondo che li circonda. Il tema principale del laboratorio è il 'bello' : partendo dalla citazione di Benedetto Croce che affermava che 'la bellezza non è il quadro in sé, ma la sensazione che proviamo nel guardarla' , ai minori coinvolti verrà spiegato che il bello si può trovare ovunque e che c’è sempre del bello intorno a sé. Durante tale attività laboratoriale, grazie anche alla collaborazione di alcuni membri dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, si discute non solo della vicenda che riguarda la giovane vittima innocente di camorra Genny Cesarano, ma anche di sensibilizzare e responsabilizzare i minori alla legalità, allo scopo di fargli comprendere come bisogna comportarsi per restare al di fuori di alcuni 'giri'.