Inclusione sociale: attivate da ieri tre borse lavoro per utenti della REMS di Santo Pietro
- di Redazione Il Solidale
- 10 dic 2021
- LAVORO
(Salvo Cona) CALTAGIRONE. Attivate da ieri, presso la Fattoria e Centro di riabilitazione equestre della Cooperativa 'Alisea' di Caltagirone, le borse di lavoro per tre utenti ospiti della REMS (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Santo Pietro.
L’attività, resa possibile grazie ai percorsi di inclusione sociale finanziati dal Ministero della Giustizia - Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, con la regia dell’UDEPE di Catania (Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna), si colloca nella cornice della nuova edizione del progetto “Being and doing”.
Il progetto intende offrire alla persona sottoposta alla misura di sicurezza detentiva la possibilità di “essere e fare” (being and doing) in un’ottica trattamentale e rieducativa, creativa, generativa e rigenerativa delle risorse personali, grazie ad azioni formative ed esperienziali esterne.
Il percorso avrà la durata di 4 mesi e si concluderà nel mese di aprile 2022.
L’implementazione delle attività e il monitoraggio, saranno coordinati dal Servizio sociale dell’UDEPE e della REMS.
I contratti delle tre borse di lavoro sono stati sottoscritti lo scorso 6 dicembre presso il Centro per l’impiego di Caltagirone (CIC), a seguito della stipula di una convenzione tra l’UDEPE di Catania, il CIC, in qualità di soggetto promotore, e la Cooperativa Alisea di Caltagirone, struttura ospitante per l’attuazione del progetto, dedicata alla riabilitazione e all’assistenza ai disabili psichici.
«In considerazione degli esiti positivi del percorso progettuale già realizzato a cura di questo Ufficio nel 2018 -dichiara il direttore dell’UDEPE di Catania, Antonio Gelardi- si è ritenuto utile riproporre questo percorso nella ferma convinzione che sia necessario continuare a pensare al soggetto, sottoposto alla misura di sicurezza detentiva, come ad una persona capace di “essere e fare”, caratteristica da cui prende nome il progetto, “being and doing” e mirare al potenziamento delle capacità della persona tramite l’azione formativa ed esperienziale anche all’esterno della REMS».
«Ogni attività svolta all’interno della nostra struttura -spiega il direttore della REMS, Salvatore Aprile-, è funzionale alla riabilitazione dell’utente per il suo reinserimento nella comunità. Il lavoro va considerato come un processo di riappropriazione della propria identità da parte dell’utente al di là della malattia».