Prevenzione e contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Riunito ieri a Ragusa il Consiglio territoriale per l'immigrazione

  • di Redazione Il Solidale
  • 16 dic 2021
  • LAVORO

Prevenzione e contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Riunito ieri a Ragusa il Consiglio territoriale per l'immigrazione
(Redazione) RAGUSA. Ieri, mercoledì 15 dicembre, il Prefetto di Ragusa ha riunito in videoconferenza il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione, in relazione alle attività da promuovere sul territorio per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo e in vista di un imminente rinnovo del relativo Protocollo di Intesa, sottoscritto da un ampio partenariato il 3 dicembre 2019.
Il Prefetto, in apertura, ha evidenziato come tutti i soggetti sottoscrittori del Protocollo, istituzionali e non, abbiano in questi due anni di attività contribuito con operatività e concretezza al raggiungimento di risultati importanti nella prevenzione e nel contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo della popolazione immigrata, collaborando proficuamente e rendendo il protocollo una buona prassi presa a modello anche in altre realtà territoriali.
Il Prefetto ha annunciato, altresì, che le azioni avviate verranno nei prossimi mesi ulteriormente implementate, anche alla luce delle indicazioni fornite dal Piano Triennale 2020/2022 per il Contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato dal Tavolo Caporalato presieduto dal Ministro del Lavoro, e in piena sintonia con il recente insediamento, presso il Ministero dell’Interno, della Consulta nazionale per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.
“L’intento precipuo di questo rinnovato impegno – ha sottolineato il Prefetto – è far sì che le linee di intervento individuate producano azioni e risultati concreti, con una piena integrazione delle  attività del settore pubblico e privato e con l’obiettivo comune di far emergere i vantaggi che derivano dall’aderire ad un circuito di legalità, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro, vantaggi che non sono solo personali ma anche collettivi, ambientali e sociali, perché l’integrazione è fatta di condivisione di diritti ed è un lento processo in cui è fondamentale il senso di compartecipazione”.
Al riguardo, in vista del rinnovo del Protocollo di Intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo, fondamentale rilievo innovativo sarà attribuito all’attivazione, in sinergia con gli Enti locali e tutti i soggetti componenti il Tavolo, di posti di prossimità per gli immigrati, una sorta di antenne territoriali, di spazi diffusi sul territorio che consentano un intervento policentrico congiunto, di ascolto e orientamento delle vittime, o potenziali tali, di sfruttamento.
Gli elementi descritti sono stati pienamente condivisi nell’intervento dei rappresentanti dell’Assessorato regionale del Lavoro, che hanno inoltre evidenziato come, nell’ambito dei fondi del PON Legalità, sarà possibile progettare ulteriori interventi ad hoc.
Nei successivi interventi del direttore del Centro dell’Impiego e del direttore dell’INPS sono state riprese le azioni già avviate e che occorre implementare e portare a piena realizzazione, quali lo sportello per l’incontro della domanda e offerta di lavoro, attivo presso il Centro Polifunzionale di Ragusa, e la promozione di un contrassegno di riconoscimento delle aziende iscritte alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.
Su quest’ultimo elemento, in particolare, i rappresentanti dell’Assessorato hanno anticipato che, a breve, la Giunta regionale valuterà uno specifico progetto predisposto in tal senso. L’attivazione di questo riconoscimento e delle correlate agevolazioni contribuirà a stimolare una maggiore adesione delle aziende alla Rete, considerato che in provincia di Ragusa, su circa 5000 aziende agricole presenti, al momento solo 56 hanno perfezionato l’iscrizione.
A seguire gli interventi del Sindaco di Comiso e dei rappresentanti dei Comuni di Vittoria e di Ragusa, del direttore dell’INAIL, dei rappresentanti della Questura e dei Carabinieri, dello Spresal, del NIL, della CGIL, della UIL, della coop. Proxima, della Caritas, della Croce Rossa, di Emergency e di Medu, hanno rappresentato l’intenso lavoro svolto fino ad oggi e gli obiettivi comuni da perseguire.
Nell’intervento conclusivo della rappresentante dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni è stato evidenziato come uno degli obiettivi principali che si conta di concretizzare entro i primi mesi del 2022 sarà la piena attuazione delle Linee guida per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo e la tutela delle vittime in provincia di Ragusa, documento già in fase avanzata di analisi e condivisione, che consentirà di promuovere percorsi chiari e univoci di emersione delle condizioni di sfruttamento e di tutela e integrazione delle vittime.
In chiusura il Prefetto ha anticipato che già nel mese di gennaio verrà convocato il Tavolo permanente sullo sfruttamento lavorativo, al fine di rendere immediatamente operative le indicazioni condivise.