REDAZIONE MULTIETNICA. Intervista a Salvo Cona, direttore de "il Solidale": perchè si sceglie di fare il giornalista e come si diventa

  • di Redazione Il Solidale
  • 24 dic 2021
  • Migrantes 2.0

REDAZIONE MULTIETNICA. Intervista a Salvo Cona, direttore de "il Solidale": perchè si sceglie di fare il giornalista e come si diventa

In occasione dell’evento “Il Natale delle relazioni umane... Una serata di auguri tra cultura, solidarietà, civismo, ecologia integrale e senso di gratitudine” svoltasi Mercoledì 22 Dicembre, dalle ore 18, presso il circolo di cultura "Luigi Capuana", Michel Loua della Guinea Conakry ha rivestito con determinazione i panni di “giornalista” nell’ambito del progetto "REDAZIONE MULTITENICA" e ha realizzato alcune interviste televisive, grazie ai suggerimenti e ai consigli del giornalista Salvo Cona  che è anche il direttore del quotidiano online Il Solidale. Michel Loua, ospite del centro di accoglienza SAI di Mineo,proprio in quella serata  ha deciso di realizzare a margine anche un’intervista con Salvo Cona al quale gli ha chiesto notizie e informazioni su come si diventa giornalisti e perché si sceglie di fare questa professione, così come di seguito riportato:

Fare il giornalista è una bella professione. Certe volte può essere anche pericoloso perché in alcuni Stati, come succede in Africa, non si può scrivere o parlare liberamente, perché il governo non vuole fare sapere i suoi fatti. Per fortuna in Italia non c’è questa situazione e i giornalisti possono scrivere per dire quello che vogliono. A me piace fare il giornalista e lo sto facendo con la Redazione Multietnica, grazie al giornalista Salvo Cona che ci dice cosa fare e come fare per scrivere. Grazie a lui ho intervistato tante persone e sono felice di averlo fatto, così ho saputo come si deve fare. Anche altri ospiti sono stati con me e hanno fatto le immagini e anche le fotografie.
Signor Salvo come si diventa giornalisti?
Si diventa giornalisti dopo alcuni anni di attività grazie ai quali impari tante cose. Poi presenti gli articoli che hai scritto e una commissione li esamina e decide se hai superato la prova per essere un giornalista o no.
Perché è diventato un giornalista?
Perché mi piace fare questa professione e ho tanta passione.
E’ difficile fare il giornalista?
Non è difficile, ma non è neanche facile perché devi sapere alcune regole che devono essere rispettate e poi impari piano piano, facendo esperienza negli anni.
Cosa deve fare un giornalista?
Deve raccontare i fatti, dicendo o scrivendo sempre la verità. Deve farsi portavoce dei problemi delle persone, per aiutarle a risolverli. Deve segnalare ai lettori e alle istituzioni sia fatti buoni che cattivi.
Da quanti anni fa il giornalista?
Ormai sono tantissimi anni. Ho iniziato nel 1994 quando ero più giovane.
Di cosa si occupa?
Di tutto. A me è sempre piaciuto fare cronaca nera, ma ho scritto anche per altro, come cronaca cittadina, cultura, sport, sociale, eccetera.
Ha sempre scritto gli articoli?
No sempre. Nel senso che per oltre dieci anni ho collaborato con il Giornale di Sicilia e poi ho lavorato anche con Tv e radio, facendo anche interviste come stai facendo adesso tu con me e conducendo trasmissioni o telegiornali.
Secondo lei noi possiamo  diventare un giorno dei veri giornalisti?
Certo. Perché no. Dovete solo studiare e impegnarvi. Grazie a questa Redazione Multiculturale che continuerà, spero per tantissimo tempo ancora, tu e gli altri tuoi colleghi potrete avere la possibilità di diventare sempre più bravi.
Lei pensa che io sia bravo per diventare giornalista?
Si. Io penso di si, perché ti ho visto intervistare con il microfono e davanti la telecamera, senza problemi o timori. Riesci a parlare bene l’italiano e quindi riesci a fare le domande senza sbagliare.
Allora grazie per quello che detto a me e per quello che sta facendo. Ciao

Être journaliste est un beau métier. Parfois, cela peut même être dangereux parce que dans certains États, comme c'est le cas en Afrique, on ne peut pas écrire ou parler librement, parce que le gouvernement ne veut pas faire connaître ses faits. Heureusement, en Italie, une telle situation n'existe pas et les journalistes peuvent écrire pour dire ce qu'ils veulent. J'aime être journaliste et je le fais avec la rédaction Multiethnique, grâce au journaliste Salvo Cona qui nous dit quoi faire et comment écrire. Grâce à lui, j'ai interviewé beaucoup de gens et je suis heureux de l'avoir fait, donc je savais comment le faire. D'autres invités sont également restés avec moi et ont pris des photos et même des photographies.
M. Salvo comment devient-on journaliste ?
Vous devenez journaliste après quelques années d'activité grâce auxquelles vous apprenez beaucoup de choses. Ensuite, vous présentez les articles que vous avez écrits et un comité les examine et décide si vous avez réussi le test pour devenir journaliste ou non.
Pourquoi êtes-vous devenu journaliste ?
Parce que j'aime faire ce métier et j'ai beaucoup de passion.
Est-ce difficile d'être journaliste ?
Ce n'est pas difficile, mais ce n'est pas facile non plus car il faut connaître certaines règles qui doivent être respectées et ensuite on apprend lentement, en acquérant de l'expérience au fil des années.
Que doit faire un journaliste ?
Il doit dire les faits, en disant ou en écrivant toujours la vérité. Il doit parler pour les problèmes des gens, pour les aider à les résoudre. Il doit signaler à la fois les bons et les mauvais faits aux lecteurs et aux institutions.
Depuis combien d'années le journaliste est-il ?
Cela fait de nombreuses années maintenant. J'ai commencé en 1994 quand j'étais plus jeune.
Que fais-tu?
De tout. J'ai toujours aimé écrire des nouvelles sur le crime, mais j'ai aussi écrit pour d'autres choses, comme les nouvelles de la ville, la culture, le sport, les affaires sociales, etc.
Avez-vous toujours écrit des articles ?
Pas toujours. Dans le sens où j'ai collaboré pendant plus de dix ans avec Il Giornale di Sicilia, puis j'ai également travaillé avec la télévision et la radio, en faisant également des interviews comme vous le faites maintenant avec moi et en réalisant des émissions ou des programmes d'information.
Pensez-vous que nous pourrons un jour devenir de vrais journalistes ?
Bien sûr. Pourquoi pas. Il suffit d'étudier et de s'engager. Grâce à cette équipe éditoriale multiculturelle qui continuera, je l'espère encore très longtemps, vous et vos autres collègues aurez l'opportunité de devenir de mieux en mieux.
Pensez-vous que je suis bon pour être journaliste?
Oui, je pense que oui, car je t'ai vu interviewer au micro et devant la caméra, sans problèmes ni craintes. Vous parlez bien l'italien et vous pouvez donc poser des questions sans vous tromper.
Alors merci pour ce que vous m'avez dit et pour ce que vous faites. Bonjour; salut