Un giovane poeta al SAI "Raddusa MSNA". E' Amara, ha 17 anni ed è della Sierra Leone
- di Redazione Il Solidale
- 20 gen 2022
- Migrantes 2.0
Ancora una volta dalla struttura di accoglienza SAI – progetto ‘RADDUSA MSNA’, gestita dalle cooperative sociali “San Francesco” e “Opera prossima” e coordinata dalla dottoressa Nunziella Lingenti, viene segnalato un eleborato scritto da un beneficiario impegnato ad imparare la lingua italiana, grazie all'insegnante di Alfabetizzazione, Cristina Pagana, che lì opera quotidianamente. Stavolta è una poesia, dai toccanti versi, ad essere proposta all'attenzione dei lettori.
"Si chiama Amara, ha 17 anni e proviene dalla Sierra Leone -spiega la dottoressa Pagana-. Il giovane ospite affida alle parole la sua riflessione sul viaggio che lui, così come tanti altri giovani, è stato costretto ad affrontare nella speranza di un futuro migliore. Il giovane utilizza diverse metafore e similitudini per spiegare cosa significa “essere migrante” e come ha percepito la terra che lo ha accolto che e’ vista come nutrice sconosciuta che da vita (milk of an unknown breast). Altra metafora, carica di significato, riguarda il mare visto come 'una piscina in fiamme' (a pool ablaze cioè un mare pieno di persone in preda alla disperazione che chiedono aiuto). L’ospite ha anche un pensiero per i soccorritori che lo hanno salvato in mare e gli operatori del centro di accoglienza che vengono definiti 'genitori non conosciuti con le braccia aperte piene di amore'. Ed ecco, qui di seguito la poesia che ha scritto..."
Sentirsi vivi
Sentirsi vivi in un’ancora piena di speranza,
come un bambino perso,
ritrovo nuove braccia in genitori ignoti, pero’ piene di amore.
subito, abbiamo sentito il loro respiro nella nostra anima depressa,
anche se eravamo restii, ci stanno accanto e ci danno speranza.
le due imbarcazioni1non possono essere paragonate per il tipo di aiuto (dato)
alle anime morenti in una piscina in fiamme2.
sentirsi vivi,
oro sono ritornato
con il latte di un seno che non conosco.
Amara A. “Spar”
1 L’OSPITE FA RIFERIMENTO ALLA NAVE CHE LI HA SALVATI E AL BARCONE CON CUI SONO PARTITI.
2METAFORA DEL MARE IN CUI I NAUFRAGHI STANNO MORENDO
Feeling alive
Feeling alive in an anchor full of hope like a lost child found a new arms in an unknown sanctuary full of rose.
swiftly we felt their depressed soul even though we were recalcitrant but stood by us given hope.
she and her pair can’t be compare for they grant arms to dying souls in a pool ablaze.
felling alive
now im back
with a milk of an unknown breast.
Amara A. “Spar”