Castel di Iudica: presentata mozione di sfiducia al sindaco Grasso

  • di Redazione Il Solidale
  • 19 nov 2015
  • CRONACA

Castel di Iudica: presentata mozione di sfiducia al sindaco Grasso

Castel di Iudica. Colpo di scena nella politica iudicese: nove consiglieri comunali hanno protocolla una mozione di sfiducia al sindaco Pippo Grasso, eletto nella tornata elettore del giugno del 2013. Il documento, che riporta le firme di Lorena Grazia Mileti, Gaetano Anastasi, Salvatore Calderaro, Pierluca Torrisi, Lauretta Pesce, Santino Di Dio, Simona Di Dio, Carmelo Ferrara e Giusy Longo, giunge come l’epilogo naturale di un periodo di forte fibrillazione tra la Giunta Grasso e l’opposizione, che, nell’ultimo anno in particolare, ha ingrossato le sue fila con l’arrivo dal gruppo di maggioranza di Calderaro, Torrisi, Longo e Ferrara. Nella mozione, l’opposizione contesta a Grasso le condizioni “disastrose in cui versa il verde pubblico, la viabilità e le strutture comunali”. I nove consiglieri, inoltre, stigmatizzano l’atteggiamento avuto dall’Amministrazione su alcune gravi emergenze che, a loro dire, “attanagliano il Comune”, come il mancato ampliamento del cimitero, l’aumento della pressione fiscale, l’assenza di piani particolareggiati nel Prg e la crisi idrici, argomento più volte trattato in consiglio comunale. Adesso toccherà al Presidente del Consiglio Antonino Sindone calendarizzare la trattazione della mozione, che per sfiduciare Grasso dovrà raggiungere in aula quota 12 voti. “Abbiamo deciso già da tempo di lasciare la maggioranza – spiega  Salvo Calderaro – per una diversità assoluta di vedute nel modo di amministrare la cosa pubblica. In questi anni è stato applicato un metodo accentratore e assolutamente non democratico”. “Sentiamo il dovere  - evidenzia Lorena Mileti – di riuscire a far terminare questa legislazione prima della sua scadenza naturale. E’ un’amministrazione fallimentare su tutti i fronti. Il paese sta morendo ogni giorno che passa”. Replica il sindaco Grasso:”Sono molto sereno nell’affrontare la sfiducia, che sono certo non avrà i numeri per passare. Non escludo che questa vicenda possa indurmi a riflettere su eventuali dimissioni”. M.G